Non ascoltate i media occidentali, Putin non aveva paura di Navalny

Non mi rivolgo a chi sa benissimo dall’inizio che Putin non aveva assolutamente alcun interesse in questo momento, poi magari ha avuto interesse in passato, ma in questo momento ad uccidere Navalny. Io mi rivolgo proprio a chi invece, in buona fede, perché ovviamente davanti alle immagini che arrivano dai media occidentali, vi ricordo i tweet di tutti i politici dalla Carfagna che chiamava Putin il killer del dissidente russo, io mi rendo conto che chi si informa dai media tradizionali vede Navalny come un eroe, un eroe che si è immolato per la patria, e Putin come quello che cercava di ucciderlo da anni e finalmente ci è riuscito. Non si è capito poi perché non c’era riuscito prima, non c’era riuscito con l’avvelenamento, poi lo aveva fatto curare in Russia, poi dalla Russia lo avevano trasferito in Germania, lui ha permesso che venisse trasferito in Germania, in Germania è stato curato e tornato in Russia, in Russia è stato arrestato ma non ucciso.

Io non ho capito per quale motivo ma non riesco ad avere una spiegazione dai miei colleghi del Mistin, quale era il vantaggio di Putin di uccidere Navalny in questo periodo? Invece di vedere il suo nome per l’intervista con Tucker Carlson, cosa che i media occidentali non avrebbero voluto pubblicare mai, ma quando una intervista così importante diventa virale sono obbligati a parlarne, a poche settimane dalle elezioni, Per quale motivo Putin avrebbe dovuto uccidere Navalny adesso? E poi dovete spiegarmi un’altra cosa. Perché pensate che Navalny sia stato il più grande oppositore di Putin, l’oppositore di cui Putin aveva più paura? Non aveva consenso elettorale, lo ripetiamo. Il candidato come sindaco di Mosca ha preso poco più del 25% dei voti, mentre il 51% l’ha preso il suo oppositore. Era un personaggio controverso, non era uno di quei personaggi senza macchie, senza paura, che poteva in qualche modo essere visto come l’alternativa etica a Putin. Aveva fatto parte di gruppi neonazisti, girano video su di lui in cui chiama i musulmani del caos o degli scarafaggi da schiacciare, delle carie da estirpare.

Ci sono molti video controversi della sua marcia su Mosca, che è una marcia neonazista, quindi è un personaggio che di macchine aveva tante. sono certificati i finanziamenti ricevuti dal suo partito dalla National Endowment for Democracy, quella organizzazione statunitense che da tanti analisti anche americana è considerata la CIA per le operazioni palesi quindi sono certificati questi rapporti e fa parte del gruppo degli The World Fellows, cioè gli amici degli americani, sono quelle quelle organizzazioni dalle quali provengono quelli che sono stati leader delle rivoluzioni colorate, soprattutto a Kiev. Come vedete era un personaggio molto controverso, è un personaggio del quale adesso emergerà veramente di tutto perché non si è mai nascosto. Allora io voglio capire, e mi rivolgo ai media mainstream, numero uno, perché Navalny avrebbe dovuto impensierire Putin, poteva diventare il presidente russo partecipando alle elezioni? Diciamo che le elezioni alle quali aveva partecipato lasciano questa ipotesi come qualcosa di assolutamente remoto. poteva guidare una rivolta popolare? Non aveva mai avuto questi numeri, soprattutto a Mosca. Poi mi dovete spiegare perché Putin l’avrebbe dovuto uccidere proprio in questo periodo in carcere, poi soprattutto dovete spiegarmi, questo è il terzo punto, perché parliamo della libertà dei giornalisti, della necessità di permettere ai giornalisti di esprimersi liberamente anche contro il potere, e non abbiamo detto assolutamente nulla di Assange. Mi dovete spiegare perché la libertà di espressione per la quale Navalny sarebbe morto e per la quale noi dobbiamo scendere in piazza non vale per i 100 giornalisti morti nella striscia di Gaza in pochi mesi. Dovete spiegarmi questi due pesi e due misure. Quando avrete queste spiegazioni io sarò pronto a sentire anche il contraddittorio, a valutare anche il vostro punto di vista.