Al Maradona accade l’impossibile, per come si era messa la partita.
Contro l’Hellas Verona la squadra di Mazzarri si prende quasi miracolosamente 3 punti.
Quel miracolo ha un nome e cognome: Khvicha Kvaratskhelia, che mancava l’appuntamento col gol dal 16 dicembre.

La prima fase del match rimane a bocca asciutta di reti, nonostante le occasioni create dal Napoli.
Ma è nel secondo tempo che tutto si ribalta, prima da una parte, poi dall’altra.
La squadra di Baroni infatti approccia alla grande il secondo tempo. Nota di merito a Lazovic che mette in difficolta Gollini con un tiro potente da fuori area. La prima rete arriva però da punizione di Suslov. Il suo assist finisce in una carambola in area che va a favore di Diego Coppola. Approfitta e spinge in rete. La situazione si complica, ma il Napoli non si arrende, anzi. I più vogliosi di una rimonta si notano subito: Anguissa e il georgiano. Mazzocchi e Lindstrom rischiano di pareggiare, ma si oppone Gollini con tutto quel che può fare.
Poi Ngonge, l’ex del match, trova da subentrato l’occasione per timbrare il primo cartellino da azzurro, proprio contro la sua ex.

Neanche il Verona vuole saperne troppo di mollare la partita, ma la concentrazione viene a mancare nei momenti più decisivi.
Un errore difensivo porterà al recupero palla di Kvara, trascinatore dal primo all’ultimo. L’esito è un gol da urlo da parte del fuoriclasse georgiano. Quasi alla Insigne, o tir a gir di Kvara è una meraviglia per gli occhi che finisce alla sinistra di Montipò. Il portiere avversario può fare davvero poco per evitare una rimonta che porta Mazzarri e Co. a lottare ancora per arrivare alla qualificazione Champions.