Apri un PC, vai sui social, crea un profilo e inizia a scrivere. Tratta temi controversi, non c’è bisogno nemmeno di usare toni violenti: qualsiasi cosa tu scriva, molto probabilmente verrà segnalata o shadowbannata. Anche se sei solo un privato cittadino.
E c’è pure chi dice che i livelli di censura in Occidente non sono arrivati a livelli intollerabili, insopportabili. Il vuoto normativo attorno al potere dei giganti online però non è senza interessi. A dirlo è nientemeno che Mike Benz da Tucker Carlson. Il direttore esecutivo della Fondazione per la Libertà Online ha perfino fatto i nomi ai microfoni del famoso giornalista USA.
“Tutte queste cose sono state create inizialmente come progetti DARPA o come progetti congiunti CIA NSA per essere in grado di aiutare i gruppi sostenuti dall’intelligence, per rovesciare i governi che stavano causando problemi all’amministrazione Clinton o all’amministrazione Bush o all’amministrazione Obama. E questo piano ha funzionato magicamente dal 1991 circa fino al 2014 circa, quando si è cominciato a vedere un dietrofront sulla libertà di Internet e sulla sua utilità“.
Internet quindi sarebbe stato creato e utilizzato per scopi militari, come braccio armato del mondo libero: “Il culmine di questo tipo di momento di libertà di parola su Internet è stata la Primavera Araba del 2011, 2012, quando si è verificato questo uno dopo l’altro: tutti i governi avversari dell’amministrazione Obama: Egitto, Tunisia, hanno iniziato a essere rovesciati su Facebook. rivoluzioni e rivoluzioni di Twitter. E il Dipartimento di Stato ha lavorato a stretto contatto con le società di social media per riuscire a mantenere i social media online durante quei periodi. C’è stata una famosa telefonata di Jared Cohen di Google a Twitter per non effettuare la manutenzione programmata in modo che il gruppo di opposizione preferito in Iran potesse utilizzare Twitter per vincere quelle elezioni“.
Abbiamo commentato l’intervista a ‘Un Giorno Speciale | 21 febbraio
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