Fa discutere il caso di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria dal febbraio 2023.
La docente 39enne italiana è accusata di lesioni aggravate ai danni di due manifestanti ungheresi considerati di estrema destra che tra il 9-10 febbraio celebravano il “Giorno dell’Onore”. Motivo per cui a Salis sono stati chiesti 11 anni di carcere. La donna ha rifiutato il patteggiamento, per cui il processo è rinviato al 24 maggio.
Il caso ha fatto scalpore per come Ilaria Salis è comparsa all’udienza del 29 gennaio.
Catene alle mani e ai piedi hanno suscitato lo sdegno nei social, con l’accusa alle autorità ungheresi di violare i diritti europei per i detenuti.
La richiesta generale delle opposizioni è che Giorgia Meloni sfrutti i buoni rapporti con Viktor Orban per intervenire.
Rossano Sasso, deputato Lega, è intervenuto qualche giorno fa sulla vicenda con una nota. “Mi auguro che i giudici ungheresi facciano chiarezza al più presto e che Ilaria Salis sia innocente. Se dovesse essere dimostrato il contrario, non dovrebbe tornare a insegnare mai più”. Le opposizioni non hanno gradito e hanno replicato: “È lui che non può fare il parlamentare, non la Salis l’insegnante”.
La risposta da Francesco Borgonovo.