Se qualcuno tocca la porta dell’ufficio dicendo voglio giocare di più, gli dico giochi di più quando gli altri sono morti“. La furia di Mourinho fa da sfondo al pareggio di ieri a Ginevra. Finisce 1-1, un pari amaro che quantomeno viene attutito dalla vittoria dello Slavia Praga (l’eventuale vittoria della Roma sarebbe stata ininfluente ai fini del primo posto nel girone). L’allenatore portoghese, come già aveva fatto in passato, si scaglia duramente contro alcuni suoi giocatori. Poi smorza: “Ai playoff avremo un’altra partita di tutto esaurito all’Olimpico“. Sicuramente questo duro attacco dimostra il forte attaccamento di Mourinho verso questa competizione e la voglia di raggiungere la terza finale di fila.

Pruzzo fa i nomi dei giocatori che hanno causato lo sfogo di Mourinho: “Celik, Aouar, Spinazzola, Pellegrini (o era per terra o sbagliava una conclusione) gli accusati da Mourinho. Credo facesse riferimento anche a Cristante, che ieri è stato uno dei peggiori, ma lì è da capire perché non salta un minuto. Credo che Dybala potesse fare di più, perché ha avuto due occasioni che un giocatore del suo livello deve sfruttare. A centrocampo il solito problema, appena la squadra avversaria accelera un attimo, vai in difficoltà. Però alla fine è un punto che si deve accettare, contro una squadra che non mi è sembrata di terza categoria. Farai una partita in più, sperando di trovare un avversario alla tua portata. Ci sono squadre, come Liverpool o Leverkusen, da livello Champions. Ci vuole un buon sorteggio. Domenica la Roma non è la favorita.

Per Nando Orsi, semplicemente la qualità dei giocatori della Roma non è così alta: “Spesso parliamo di giocatori normali, cosa ti vuoi aspettare da tali giocatori? Possono darti qualcosa in più, ma non sempre, perché poi stiamo parlando di giocatori normali, medi, che nel loro essere medi delle volte giocano bene delle volte giocano male. Non è che certi giocatori della Roma (quelli medi) sono meglio di quelli del Servette. Mourinho ribatteva, al di là della qualità, su come sono entrati. Ad esempio Beltran, che è entrato nella Fiorentina, ha fatto poco ma almeno vedevi che cercava di combattere. Lui parla di questo, però poi vai a vedere le qualità di tutti questi giocatori, e la qualità è normale. Te lo puoi anche aspettare che non entrano con la testa giusta. Certo domenica se vai così a Sassuolo, Berardi te ne fa due/tre.”

Mario Mattioli poi analizza lo sfogo di Mourinho da un punto di vista dell’atteggiamento: “Credo che lui sia stato colpito molto negativamente dall’impegno relativo, dalla partecipazione quasi nulla di alcuni giocatori. A lui ha colpito il fatto che non si sono impegnati, quando uno entra dalla panchina e non dà quello che dovrebbe dare. Lui non si aspetta gol a grappoli ma impegno. Ieri, guardando la partita, mi ha fatto impressione vedere a centrocampo tre palloni persi consecutivi dalla Roma, in una sorta di flipper, i giocatori della Roma come se stessimo giocando uomini contro marziani e così non era.