Mes, il ruolo pericoloso dell’Europa e l’incubo Grecia 2.0 ▷ “Sono pronti a mandare gli aguzzini”

È questo il modo in cui finisce il mondo. Non già con uno schianto ma con un lamento“.
Provare a spiegare la situazione in cui ci troviamo con un frammento di poesia di Thomas Stearns Eliot appare abbastanza azzeccato.
La descrizione di un mondo devastato dagli “uomini vuoti”, titolo della poesia (che peraltro consigliamo di rileggere), è forse la più saggia ad esempio quando si parla di Europa. In particolare della sua identità, che si è trasformata in tutt’altro: in Unione Europea. Un’UE che però non risplende. E il caso ennesimo è quello del MES, il fondo “salva-Stati” su cui però insorgono non pochi dubbi circa le sue possibili e fatali conseguenze. “Un’unione vera non è l’Unione Europea“, dice l’economista Gabriele Guzzi intervistato da Francesco Borgonovo.
Esempio eclatante di fallimento di “Unione”? La Grecia, relegata dalla cura “Euro” agli ultimi posti d’Europa. E chissà se con una ratifica del MES anche il Bel Paese prenderà la stessa direzione.
L’intervista in diretta.