Vaccini ai bambini e contratto pandemico ▷ “Si fa tutto per un credo, non c’è nessuna prova”

La Società italiana di pediatria ha lanciato una nuova campagna per promuovere la vaccinazione tra bambini e adolescenti. Un vero e proprio manifesto è comparso negli scorsi giorni con 8 domande e 8 risposte che dovrebbero spiegare l’opportunità della vaccinazione contro il Covid 19. “Perché accade questo?” La domanda retorica di Fabio Duranti, che continua: “Quindi una società che dovrebbe difendere l’infanzia promuove, come fosse praticamente l’istituto interno di propaganda delle case farmaceutiche, questa roba. Perché? perché Big Pharma ormai ha conquistato la politica e l’informazione, da quella americana a quella nostrana”.

Dal punto di vista di chi ha da guadagnarne quindi il piano sembra chiaro. Il punto di domanda di Vanni Frajese è focalizzato sul perché un cittadino dovrebbe aderire a queste campagne: “Il punto è sempre quello, cioè si fa questo per un credo. Perché dove stanno le pubblicazioni che attestano che vaccinare i bambini abbia in qualunque forma impedito la trasmissione per esempio del Covid? Semplicemente non esistono. Allora perché si continua ad andare avanti con questa ideologia che non è basata su dati reali, perché semplicemente non esistono? Questa idea che è stata ripetuta talmente tante volte che è entrata a far parte della coscienza collettiva, cioè io vaccino mio figlio così proteggo il nonno in qualche maniera, ma guardate che non c’è nessuna prova di nessun tipo.

Ci sono stati dei paper che hanno dimostrato che maggiore il numero delle inoculazioni, più alta è la possibilità che si prenda il virus, quindi ci troviamo in un paradosso. Eppure si ignora tutto quello che la letteratura sta continuando a produrre e si va avanti con quella ideologia, ‘vaccinatevi perché state proteggendo i nonni’. L’ipocrisia di una società che di fatto sta sacrificando senza neanche accorgersene i propri figli sull’altare di una ipotetica protezione che non esiste, non fa altro che dimostrare il punto a cui siamo arrivati”.