Roma, Giannini ▷ “Il Derby condiziona la partita precedente. Mou è il vero leader del gruppo”

Il Derby della Capitale è alle porte, il fischio d’inizio è previsto per domenica alle 18:00. Le due squadre arrivano separate da un punto in classifica e dopo partite europee che hanno lasciato umori opposti. La Lazio ha ritrovato convinzione e certezze nella vittoria di Champions con il Feyenoord, la Roma arriva dalla brutta sconfitta di Praga in Europa League. Le scorie della prestazione deludente dei giallorossi sconfitti dallo Slavia Praga potrebbero anche trasformarsi in uno stimolo per i calciatori della Roma .

La pensa così il Principe Giuseppe Giannini, storico e amato Capitano della Roma ora responsabile del settore giovani del Monterosi FC, intervenuto ai microfoni di Radio Radio Lo Sport: “I Derby sono partite tanto importanti che condizionano la partita che viene giocata prima. La Roma arriva alla vigilia dei derby sempre con qualche condizionamento psicologico, in maniera inconscia non si va sempre a cento all’ora. Questo penso possa essere accaduto a Praga, con una Roma in previsione del derby domenica. Anche a me è successo, già da un mese prima stavo attento alle ammonizioni, a non stirarmi, perché volevo essere protagonista la domenica del derby. Anche la sfuriata di Mourinho penso sia stata studiata dall’allenatore portoghese per mettere tutti sull’attenti. Un segno di quanto ha in pugno la squadra, anche rispetto alle decisioni relative alla decisione de silenzio stampa. E nella Roma ci sono giocatori come Lukaku e Dybala che comunque pur essendo grandi calciatori si lasciano condizionare dalla grande personalità di Mourinho”.

Gli atteggiamenti dell’allenatore della Roma sono dunque, secondo Giannini, studiati nei particolari dall’allenatore portoghese

La sfuriata di Mourinho nel post partita di Praga penso sia stata studiata dall’allenatore portoghese per mettere tutti sull’attenti. Un segno di quanto ha in pugno la squadra, anche rispetto alle decisioni relative alla decisione del silenzio stampa. E nella Roma ci sono giocatori come Lukaku e Dybala che, pur essendo grandi calciatori, si lasciano condizionare dalla grande personalità di Mourinho. Mou è il capo di tutto e di tutti nello spogliatoio, ha tutto in pugno, altrimenti con questi sui atteggiamenti si andrebbe sempre allo scontro. La Roma non gioca un calcio brillante, è un allenatore pragmatico che vuole vincere. Ha questa grande capacità anche di evidenziare bene i punti di forza della squadra. Quando perde invece un po’ per strategia, un po’ per ego smisurato punta anche il sito sui suoi giocatori”.

Sulla favorita di domenica Giannini non si sbilancia, anche se indica una quadra secondo lui superiore

Il Derby è una partita talmente sentita che è difficile fare pronostici. Speso quando arrivi da una sconfitta poi di solito fa una grande prestazione. Mi auguro che sia così per la Roma. Penso che la Roma quest’anno sia leggermente più forte della della Lazio, Perché la Lazio sta stentando, ha perso già diverse partite, sta giocando peggio dello scorso anno e quindi la Roma potrebbe portarla a casa la vittoria. Il gioco della Roma si basa sulle individualità, sulle giocate di Dybala, Lukaku, a volte El Shaarawy. Il credo di Sarri invece è quello di giocare a calcio, di creare questa ragnatela di passaggi per arrivare al gol, però quest’anno per 5 partite su 11 non gli è riuscito”.