Tremano i muri a Trigoria. Sì, le tre vittorie di fila contro Cagliari, Servette e Frosinone hanno riportato aria respirabile e quel tocco di serenità che ha impedito all’ambiente di esplodere, ma rasserenare l’ambiente non vuol dire risolvere i problemi.
E le settimane di fuoco per José Mourinho non sembrano essersi concluse a ottobre inoltrato. Giusto nell’ultima temperature e toni si sono alzati notevolmente, ma solo da una parte e con margine di risposta quasi nullo.

Dan Friedkin ha convocato in settimana lo Special One prima del match contro il Cagliari. L’interlocuzione è stata molto esplicita e diretta.
La richiesta è la seguente: smetterla con le stoccate all’asset della Roma; basta coi vezzeggiativi sul “mercatino” e con le intromissioni sulla parte economica. Insinuare che la società non possa fare certe operazioni ha restituito un’immagine dell’asset che, per Friedkin, non può protrarsi oltre.
E qui il patron ha ricordato al mister qual è la mission della dirigenza statunitense: non solo il nuovo stadio a Pietralata, ma il prestigio del brand Friedkin Group. Che, secondo il presidente, non trae beneficio degli atteggiamenti tipicamente mourinhani, soprattutto quando questi vengono messi in mostra a favor di telecamera.

Una cosa è certa: i rapporti tra società e Mourinho sembrano al momento essere ridotti ai minimi termini.