Repubblica: “Svelato il segreto della variante Eris” ▷ Frajese: “Niente di vero, basta allarmismi”

“Covid, svelato il serio della variante Eris, così si camuffa e ci colpisce” . Questo il titolo che spunta dal sito di Repubblica, uno dei tanti che stanno affollando varie testate nazionali in questo periodo. L’allarme Covid è tornato, si torna a sentire di mascherine e campagne vaccinali. Una nuova variante dunque, che si nasconde, si traveste e colpisce. “Quanto c’è di vero? La domanda che molti si pongono e che Fabio Duranti pone al Dottor Frajese.

La risposta è netta e non lascia spazio alle interpretazioni: “Al momento di vero non c’è niente, se non la volontà di mettere paura”. Un copione già visto secondo Vanni Frajese: “Sempre il solito commento, è sempre la solita cosa. Si può provare a suonare i tamburi della paura un’altra volta come prima, e già si vedono alcune persone girare con le mascherine, e poi si vede l’associazione dei presidi delle scuole appunto dire che distribuiranno le mascherine. Una parte del sistema, quella comunque ideologicamente legata a ciò che è successo non vuole comunque realizzare perché proprio preferisce non vedere“.

Questa volta però le persone che seguiranno ciecamente certe notizie e dettami sono molte meno rispetto a qualche anno fa secondo Frajese: “Uno può raccontare quello che vuole, ma ribadisco, le persone che si sono fatte tre punture di vaccino e poi si sono fatte la malattia tre o quattro volte, vagli a dire che poi fare la campagna è importante perché evitiamo di infettarci. Ho avuto occasione di vedere i dati dell’Abruzzo, rispetto a qualcosa come 20.000 dosi somministrate in questo periodo, cioè a fine agosto, nella regione nel 2022, a quest’anno erano praticamente zero. Quindi possono provare a spingere quello che vogliono.

Credo che troveranno una linea rossa, soprattutto nei genitori, perché questa follia di voler continuare nella direzione per esempio di dover proteggere in qualche maniera i bambini per salvaguardare coloro che invece non sono in grado di difendersi, non abbia veramente nessun tipo di senso. Oltretutto dispiace vedere che la società italiana di pediatria stia incoraggiando in maniera aperta di vaccinare i bambini da sei mesi in poi, praticamente con l’anti-influenzale e con l’anti-covid“.