Il motivo delle parole di Amato su Ustica è geopolitico, è sempre stato un uomo degli Stati Uniti

Questo è il momento di fare punto della situazione su quelle che sono state delle parziali rivelazioni di Giuliano Amato sul caso di Ustica. Come mai Amato ha deciso di parlare dopo tanti anni da quei tragici eventi? Possibile che Amato sia rinsavito dopo tutti questi anni e abbia deciso di raccontare qualcosa di assolutamente poco credibile? Anche in questo caso si sta giocando una partita geopolitica. Cominciamo infatti col dire che Giuliano Amato è da sempre un uomo al servizio degli interessi statunitensi in Italia. Giuliano Amato è un Fulbright student, vuol dire un personaggio che ha studiato in America con la borsa di studio del potente think tank Fulbright, che di fatto forma quelli che sono gli uomini che dovranno portare avanti gli interessi statunitensi nei rispettivi paesi. Giuliano Amato ha dovuto portare avanti gli interessi del cartello statunitense in Italia e lo ha sempre fatto, ricorderete che Giuliano Amato è colui che dichiarò, ci avevano detto che l’Euro non avrebbe funzionato per l’Italia, eppure abbiamo deciso ugualmente di andare avanti, quindi andarono avanti con l’Euro pur sapendo, pur avendo la certezza che sarebbe stata una misura drammatica per il nostro Paese, perché evidentemente così gli avevano imposto di fare.

Ricordiamo anche che Giuliano Amato fu il promotore di una legge negli anni 90, anzi nel 1990, Una legge che porta il suo nome, la legge amato sulle privatizzazioni degli enti pubblici e delle banche. Una legge che permise soltanto due anni dopo di svendere le nostre banche e le nostre banche pubbliche proprio ai grandi potentati statunitensi. Prima tra tutti la Goldman Sachs. Quindi Amato ha sempre lavorato per fare gli interessi statunitensi, l’ha sempre fatto a comando, quando glielo hanno chiesto di fare è sempre scattato sull’attenti. Ora che cosa sta accadendo? Dove si inseriscono in questo contesto le dichiarazioni di Amato su Ustica? Noi sappiamo che è un periodo, in realtà, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, che gli Stati Uniti stanno mettendo la piena volontà di indebolire quella che era la vecchia Unione Europea, l’Unione Europea a trazione franco-tedesca. Hanno deciso che quella Unione Europea vada sostituita con un’altra Europa, un’Europa che abbia come perni principali i Paesi Baltici e come capozona la Polonia.

Quindi la Polonia e il nuovo braccio statunitense in Europa. I francesi lo hanno capito, questa cosa ovviamente non può stargli bene, vogliono opporsi assolutamente a queste decisioni e infatti lo hanno fatto. minacciando più volte di avvicinarsi ai cinesi, lo abbiamo visto proprio nell’ultima visita di Macron in Cina. E‘ nato quindi un forte contrasto tra la Francia e gli apparati statunitensi, che probabilmente hanno contribuito a destabilizzare gli interessi francesi in Africa e ora stanno mandando altri segnali, lo stanno facendo ovviamente in più direzioni, quella delle rivelazioni di Amato Susti che è soltanto un altro avviso ai francesi, gli americani stanno in pratica facendo capire che loro sono a conoscenza di tutte le magagne che la Francia ha fatto in questi anni, spesso proprio con la complicità degli Stati Uniti e della NATO, come accaduto ad Ustica, e quindi le rivelazioni statunitensi gli americani potrebbero innescare tutta una serie, far emergere tutta una serie di verità scomode che metterebbero la Francia anche contro la stessa Unione Europea.

Sono ovviamente degli avvisi, sono dei segnali a rientrare sotto l’ala protettrice degli Stati Uniti e di non avere invece ambizioni diverse perché La Francia potrebbe pagarla cara in questo contesto, quindi si inseriscono improvvisamente le parole di Amato che improvvise non sono state ricordate, io lo dico sempre, in geopolitica l’improvviso ha sempre bisogno di una lunghissima preparazione.