Gli accordi segreti con la mafia italo-americana: come nacque la criminalità organizzata con lo Stato

Altro sodalizio che nasce negli anni del dopoguerra, in base a questi armistizi, non è solo la resa incondizionata dell’Italia, non è soltanto il fatto che i nostri servizi abbiano accettato, ovviamente gli è stato imposto di essere subordinati agli interessi americani. Il Sifar nasce come braccio dell’intelligence americana in Italia e poco dopo nasce il sodalizio tra Servizi segreti italiani e mafia.
Questo accordo tra i servizi segreti italiani e la mafia viene mediato in Italia dalla mafia italo-americana, che ovviamente era anche in quel caso una entità manovrata dalla CIA.

Quindi saranno i boss italo americani che arriveranno in quegli anni in Italia, compreso Lucky Luciano, e faranno siglare accordi tra i servizi italiani e i mafiosi in Sicilia che furono funzionali allo sbarco anglo americano.
Nasce così la mafia. Nasce così la criminalità organizzata con lo Stato, organizzata con le potenze straniere, altrimenti la mafia non sarebbe mai potuta diventare quello che è diventata.
Troviamo nell’armistizio, soprattutto nel Trattato di Parigi, un articolo che impegna l’Italia a garantire l’immunità a tutti coloro che si sono resi protagonisti della liberazione dell’Italia, quindi tutti quelli che hanno aiutato lo sbarco anglo americano.

Motivo per cui noi oggi ci meravigliamo quando scopriamo che dei latitanti eccellenti sono rimasti per vent’anni a pochi metri da casa e non sono mai stati trovati. L’Italia non li poteva trovare perché vengono inquadrati, ancora oggi, come personaggi che hanno aiutato gli angloamericani in Sicilia per lo sbarco, che hanno aiutato nella cacciata dei nazisti e quindi sono personaggi ed entità che devono godere della più totale immunità.
Possono essere anche latitanti sotto casa e prendere il caffè nel bar della caserma della polizia, nessuno li tocca, o comunque nessuno li ha potuti toccare per almeno cinquant’anni, perché così era stato sancito: immunità per chi si è reso protagonista dello sbarco in Sicilia.
Quindi signori noi non siamo stati liberati, siamo stati presi in ostaggio e quella liberazione ci è costata carissima perché abbiamo perso la sovranità del Paese abbiamo perso la possibilità di avere dei servizi di sicurezza nati per fare gli interessi dello Stato italiano perché erano subordinati a quelli americani e abbiamo fatto sì che una entità come la mafia diventasse quel fenomeno gigantesco che poi è diventato, per chi godeva ovviamente della massima libertà e della massima immunità.

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