I nuovi potentati che ingabbiano e sminuiscono l’Italia

L’Italia è arrivata ad essere, dal dopoguerra fino al 92, la quarta potenza mondiale e la formula che loro hanno utilizzato e la formula che noi dobbiamo riprendere perché quella formula l’ha dettata chi voleva che il nostro Paese diventasse una potenza. Qual era la formula? Vi faccio entrare nella Comunità economica europea, cioè potete commerciare liberamente con tutta Europa, però rimanete con la vostra moneta, con la vostra sovranità monetaria, quella moneta che poi vinse l’Oscar addirittura come miglior moneta. Perché questa era l’arma vincente? Perché con la propria sovranità monetaria l’Italia poteva rendere il made in Italy una eccellenza nel mondo. Le altre monete che esportavano più di noi si apprezzavano troppo, quindi poi l’Italia diventava un paese più economico dove andare ad investire, dove mandare i turisti. Quindi con questa formula, nata nel 1957 col Trattato di Roma, l’Italia era imbattibile. Cioè si entra nella Comunità Europea perché dicono voi siete antieuropeisti perché siete chiusi nel vostro ovile. No, noi siamo aperti al mondo, ma rimanendo sovrani nel mondo che è diverso dall’essere schiavi. E allora quella formula perché l’hanno adottata nel 57 e l’hanno eliminata nel 92? Vi siete mai chiesti come è possibile che l’Italia sia entrata nel Trattato di Roma nel 57, dove si parlava di una futura unione monetaria e quell’unione monetaria è stata siglata soltanto nel 92, quarant’anni dopo? Nessuno si è posto questa domanda: che cosa è successo immediatamente prima? Erano finiti gli incubi degli americani e l’avvicinamento dei comunisti in Italia.

Nel 91 crolla l’Unione Sovietica, gli americani non avevano più paura che un’Italia in crisi potesse finire tra le braccia del comunismo e quindi si inventano il Trattato di Maastricht subito dopo, perché l’Italia da quel momento in poi andava ingabbiata e andava eliminata una classe politica che, seppur con tutti i suoi difetti, aveva detto: vogliamo rivedere i trattati europei perché noi questi trattati non li firmiamo, l’Europa nel migliore dei casi sarà un limbo, ma nel peggiore dei casi sarà un inferno se non manteniamo la nostra sovranità e si stavano opponendo alla moneta unica. Quella classe politica andava spazzata via in un attimo. Quando? Nel 92, quando è arrivato il segnale di scatenare l’inferno, quando è caduta l’Unione Sovietica. Noi oggi ci ritroviamo in una posizione in cui vediamo il terrore degli apparati americani e l’avvicinamento dell’Italia alla Russia e a quell’altro fronte che si sta creando che include i paesi dei BRICS, Brasile, Russia, India, Cina. Sta nascendo un nuovo polo che si oppone a quello americano. Ora noi siamo tutti assolutamente filo occidentali. Qui nessuno credo sia proprio cinese o a favore dei totalitarismi, ma dobbiamo capire che quello che stiamo vivendo adesso è un nuovo totalitarismo: cioè quei potentati che noi stiamo battendo oggi non sono potentati che portano avanti i valori occidentali, anzi sono dei potentati che stanno dando contro i nostri valori.