Bimbo muore in una challenge Youtube ▷ L’analisi di Crepet in diretta: “Il problema? Miliardi di sì”

La notizia degli Youtuber che durante una sfida sui social, a bordo di una Lamborghini, sono rimasti coinvolti in un incidente nel quale è morto un bambino di 5 anni che viaggiava con la famiglia a bordo di una Smart ha sconvolto l’Italia intera. Ci si interroga su quanto questa sfida delle “50 ore sulla Lamborghini” lanciata dai ragazzi a bordo della Supercar abbia potuto essere incisiva sulla dinamica del tragico scontro. Ma è opportuno anche chiedersi il perché 600mila persone siano iscritte sul canale di ragazzi che ogni volta propongono sfide sempre più estreme.

Un fenomeno certo non nuovo tra i più giovani, sul quale Paolo Crepet ha le idee molto chiare: “Io sono un po’ più preoccupato dei 600mila che dicono essere followers di questa cosa, che probabilmente oggi saranno anche diventati un milione. Non so allora cosa ci dobbiamo aspettare, ci stupiamo anche che a vent’anni giri tutta questa droga. E c’è qualcuno che si stropiccia gli occhi e si chiede cosa sta succedendo. Succede che la cocaina sono decenni che è sempre più a buon mercato, sempre più alla portata di chiunque, che sia ventenne o sedicenne, le piazze sono piene.

Io abito a 200 metri in linea d’aria da uno spaccio aperto che è in centro a Roma e tutti lo sanno. Quindi non facciamo gli ipocriti, per favore. Ci sarà la solita manfrina sui social per cui questi ragazzi saranno crocifissi, perché ieri sera erano idolatrati e adesso crocifissi, e domani saranno idolatrati un’altra volta. Se fosse successo in Inghilterra questa cosa qua, sapete che cosa sarebbe accaduto, no? Ergastolo della patente. La patente non la rivedi più in tutta la tua vita. Questo forse farebbe capire qualcosa.

Sto parlando di una generazione che è stata abbonata. Non c’è un no, non c’è un 4, non c’è una bocciatura, non c’è niente. Ci sono miliardi di sì, fai come ti pare, va bene così, ma fai anche l’amico di tuo figlio. Ci scherzi. Immagino che ci sia anche qualche genitore che vede bravate di questo tipo condividendole con il proprio figlio, o qualche filmato di questo genere, perché questo è successo per le bravate con le macchine sparate a 200 chilometri all’ora, piuttosto che le bravate a scuola che ti faccio vedere cosa riesco a fare la professoressa, piuttosto che guarda come gonfio di botte quel ragazzo che ha guardato la mia fidanzata. Queste sono sfide di impotenti. Perché questo di questo si parla“.