Rui Patricio 6 –
Vigilanza attenta ma senza eccessive pressioni fino all’incertezza che poteva costare il pareggio.

Mancini 6,5
Porta palla quantomeno per alleggerire, controlla più di un “cliente”: dalle incursioni di Hincapie fino al prevedibile Hlozek.

Cristante 7
Metronomo di difesa, regolatore di distanza tra le linee, equilibratore tattico. Gran partita, nonostante un paio di sbavature finali.

Ibanez 6 +
Non facile, per lui, dopo Roma – Inter; il pubblico lo aiuta, lui chiede a se stesso concentrazione fimo all’ultimo giro di lancetta, all’ultima stilla di sudore.

Celik 6
Gara di corsa e di rispettosa grammatica tattica.

Matic 6,5
Partita ragionata, per un’ora cementata sullo zero a zero; son serviti fosforo e muscolarità: ci ha messo entrambi.

Pellegrini 6,5
Sacrificio e cucitura delle linee palla al piede. Gara intelligente nella sofferenza della semiprigionia del giro palla tedesco.

Bove 7,5
Il gol se lo crea e se lo gode, anche se in origine aveva confezionato un assist di platino per Abraham. Ma era diventata già la “sua” partita, per quantità e inserimenti “chirurgici”. Diploma di maturità.

Spinazzola 6 +
A tratti sembra in spolvero, con la gamba delle grandi occasioni; per altre parti di gara sembra risucchiato dai ritmi bassi. Trova il modo di rendersi utile alla causa.

Belotti 6
Gli si può rimproverare tanto, quest’anno. Ma, indipendentemente da come sta, quello che ha ce lo mette.

Abraham 6,5
Utile anche in fase di contraerea, oltre che a portare la massima profondità consentita. In fondo il gol di Bove scaturisce anche da una sua conclusione.

Wijnaldum 6
Ingresso contenitivo nel momento più delicato. Uno spicchio di partita in cui serviva esperienza.

Dybala 6 –
Diciamo la verità: per ora è entrato di nome; a Leverkusen potrebbe giocare di fatto.

Mourinho 7
Le sue serate, le sue partite: sporche, cementate negli equilibri, protettive dopo la sliding door dell’episodio decisivo.

Paolo Marcacci