MES, ora accusano l’Italia di prendere in ostaggio gli altri Stati: smontiamo l’ultima balla UE

Torniamo a parlare del MES. Perché non è un buon affare per l’Italia che possano entrare, nel medesimo pacchetto negoziale, la riforma del MES, cioè il cosiddetto “Meccanismo Europeo di Stabilità” – di cui ormai parliamo da un paio d’anni – e quella appunto del Patto di stabilità? Questa è la domanda. Ora, a seguito del pressing da parte del Parlamento dell’Unione Europea, il ministro Carlo Giorgetti ha affrontato il presidente dell’Eurogruppo nell’ambito del G7 dei ministri economici in Giappone sul tema della ratifica del Trattato da parte dell’Italia. In modo particolare, è da annotare l’affermazione del presidente dell’Eurogruppo: “Senza il via libera di Roma, nessun altro Paese sarà libero di accedervi se ne avesse bisogno in futuro“.

Non corrisponde alla realtà questa affermazione.
Perché un trattato già ratificato dal Parlamento italiano nel 2012 consente a tutti gli Stati dell’Eurozona di accedere a due linee di credito. Quindi è falso.
La riforma del MES che cambia solo le condizioni di accesso a quelle linee di credito che noi abbiamo già ratificato dieci anni fa, le rende più gravose. Rende più gravose le condizioni per accedere a quella precauzionale.
E rendendo più gravose le condizioni, questo impedirebbe a molti paesi l’accesso ai fondi del cosiddetto MES.
Inoltre preoccupa la posizione negoziale del governo italiano, che sembra voler utilizzare il Meccanismo Europeo di Stabilità come merce di scambio per ottenere una maggiore flessibilità sul Patto di stabilità.
Come dire: stanno calando le braghe al governo italiano.

Contropartita di difficile attuazione. Perché la riforma del MES è semplicemente irricevibile.
E la sua inclusione in un pacchetto negoziale con la riforma del Patto di stabilità sarebbe semplicemente un suicidio per l’economia italiana.

Io ormai sono molti anni che commento la vita politica.
Ho fatto politica ai tempi delle guerre puniche: non faccio sconti per nessuno in questo momento.
E non parteggio per nessuno. Sono un opinionista indipendente, non sono pagato per dire quello che penso.
Vivo del mio lavoro, faccio consulenza, fortunatamente, strategica alle imprese e ho prenotazioni da qui a settembre.
Quindi proprio problemi non ne ho. Mi sento libero, da cittadino italiano, di dire quello che penso.
Al Governo Meloni dico: attenzione, non ceda le braghe sul MES.
Perché fare un inclusione del pacchetto negoziale del MES con la riforma del patto di stabilità sarebbe un suicidio per quelle imprese alle quali io faccio consulenza.


Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi