L’Inter è la prima finalista della Champions League 2023. I nerazzurri si portano a casa anche il derby di ritorno con il Milan grazie alla zampata del ‘toro’ Martinez in una partita equilibrata e tesa, ma in cui la banda di Simone Inzaghi ha rischiato poco e nulla. Male i ragazzi di Stefano Pioli, sconfitti per la quarta volta su quattro senza segnare, traditi dall’inesperienza e da una condizione non al top, incapaci di creare grossi grattacapi dalle parti di Onana se non con una conclusione di Leao che sibila a centimetri dal palo e che, forse, avrebbe potuto dare alla partita una storia diversa. Poche le occasioni da entrambe le parti, ma a fare la differenza è il cinismo di Lautaro: suo il gol che spezza l’equilibrio e le gambe del Milan, a 15 minuti dal termine, sua la conclusione a fil di palo su cui Maignan non è irreprensibile, sua la rete che porta i nerazzurri a giocarsi l’ennesima finale della loro storia, a 13 anni di distanza dallo storico epilogo di Madrid. Al timone, nel 2010, José Mourinho, l’uomo del Triplete. Comunque vada l’altra semifinale, sia Manchester City o Real Madrid l’avversaria, all’ultimo atto l’Inter arriva con lo sfavore del pronostico. Con l’atteggiamento visto nel corso di questa Champions League e con la determinazione messa in campo nella doppia sfida con il Milan, però, tutto è possibile.