Al momento dei sorteggi per i quarti di finale di Champions League sarebbe stato difficile non indicare il Napoli come favorita per l’approdo in finale. Le big europee come Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco si sono concentrate nell’altra parte di tabellone e il dominio del Napoli in Serie A in questa stagione non è mai stato in discussione, a livello di punti in classifica, ma anche per intensità e qualità di gioco, come per ampiezza della rosa. Ma dal roboante 0-4 di Napoli-Milan di dieci giorni fa, molto è cambiato. Questa è la notte della verità, stasera San Siro si illuminerà della luce europea che a Milano ha spesso portato grandissime soddisfazioni. Alla squadra di Spalletti manca Osimhen e il Napoli è nel peggior momento della stagione, sia dal punto di vista dei risultati che delle prestazioni.

Paradossalmente la speranza dei milanisti è anche alimentata dal ricordo della partita di ieri sera e quindi dalla prestazione dei cugini interisti, capaci di battere un Benfica che da un anno non perdeva in una competizione europea. In 7 mesi i portoghesi avevano perso solo una partita di liga con i rivali del Porto, comunque distanti in un campionato dominato, eppure sono apparsi poca cosa di fronte a un Inter tanto perfetta in Europa quanto allo sbando in campionato.

Dopo i gol di Barella e Lukaku, dopo la prestazione della squadra di Inzaghi al “Da Luz” di Lisbona, le possibilità di vedere una squadra italiana nella finale di Istanbul sono aumentate in maniera esponenziale. La convinzione mostrata dai nerazzurri in una partita tanto cruciale, giocata con un parco attaccanti a secco di gol, un allenatore a un passo dall’esonero e un clima tutto attorno molto pesante, ha sorpreso tutti. Il Napoli quindi è avvisato, la Champions League non è la Serie A, e dopo stasera potrebbe essere ancor più complicato pronosticare, salvo miracoli del Benfica, quale delle tre sarà l’italiana in finale di Champions.