Cospito, la svolta “ce la chiede l’Europa?” ▷ Ranucci: “La Corte Ue può dare la spallata al 41 bis”


La lotta alla Mafia è uno dei punti centrali che vengono rivendicati da ogni governo. Negli ultimi mesi, dall’arresto di Matteo Messina Denaro al caso Cospito, è ritornata ad essere un argomento centrale anche dell’opinione pubblica. I due punti fondamentali sui quali i media si sono concentrati sono stati il 41bis e la riforma dell’ergastolo ostativo, necessaria dopo il caso Viola e la condanna dell’Europa. Dobbiamo rilevare che la normativa italiana che riguarda il contrasto alla Mafia è un caso particolare del nostro paese e che quindi nonostante l’Europa si sia ritrovata a valutare la nostra situazione, difficilmente può comprendere appieno il perché esistano certe norme e quale funzione abbiano. Il caso Cospito però, ha aperto una pericolosa polemica anche sulla legittimità del 41bis.

Abbiamo chiesto a Sigfrido Ranucci, vicedirettore di Rai3, di fare il punto della situazione: “Siamo stati costretti a riformare l’ergastolo ostativo. Che cos’è? Era quella richiesta da parte dello Stato di dire a un mafioso che era stato condannato se vuoi ottenere dei benefici di legge devi collaborare. Adesso c’è una riforma in base alla quale tu puoi uscire senza collaborare. Come è stato possibile? Per un ricorso che è stato presentato da un membro della Ndrangheta Marcello Viola, che ha chiesto alla Corte Europea di intervenire e gli è stata data ragione. Dire ad un detenuto o collabori o rimani in carcere non è una scelta libera ma un ricatto morale. Bisognerebbe andare a vedere poi nel particolare di che tipo di criminali parliamo. Sul caso Cospito, invece, manderemo in onda una parte che non è uscita dei colloqui tra Cospito e il suo vicino di cella che è un boss della Camorra, che gli dice di andare avanti, di non spengere questa miccia che ti veniamo appresso pure noi. Se passa la linea che basta a fare uno sciopero della fame per cambiare delle leggi, che sono un architrave della lotta alla mafia, lo Stato potrebbe mostrare una debolezza che non deve mostrare. Bisognava avere un po’ più di capacità di lettura dei fatti perché Cospito non diventi un simbolo. Adesso anche l’avvocato di Cospito ha detto che ricorrerà alla Corte europea, si rischia la spallata definitiva al 41 bis. Metti insieme tutto con l’altra vicenda che abbiamo raccontato e la sensazione è che si possa arrivare all’abolizione del 41 bis, ed è la notizia che stanno aspettando tutti i mafiosi in carcere“.