Sembra traballare sempre di più il processo plusvalenze che ha inflitto una penalizzazione di -15 punti in classifica alla Juventus.
Al centro una carta che il procuratore Chinè si era rifiutato di mostrare in precedenza in quanto “non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare“. Ebbene il TAR del Lazio ha servito alla Juventus un assist non indifferente: la carta può adesso essere esaminata dai legali della società bianconera che può quindi giocarsi la difesa puntando sul tempismo di quei documenti.
Infatti la carta stessa svelerebbe come l’inizio ufficiale delle indagini sia sbagliato.
Di conseguenza tutta la procedura della Federazione verrebbe invalidata, forse anche la penalizzazione inflitta. Un “vizio di forma” potrebbe quindi dare ragione alla Juventus.
“Vedete che succede alla giustizia sportiva?” – chiede Mario Mattioli – “La sospensione della squalifica di Mourinho ha dimostrato che si possono utilizzare i tempi che si vogliono.
Nella Juve invece dopo due minuti che si era deciso, subito ci furono i 15 punti tolti, nell’immediato.
Credo che toglieranno questa penalizzazione. Ci sono stati errori plateali in precedenza sui quali la giustizia ha voluto tacere.
Adesso la Juventus con i suoi tempi farà ricorso. La giustizia sportiva si è comportata in modo animalesco.
Nessuno nega che la direzione della Juventus abbia fatto guai, ma bisognava evitare di agire in maniera sbrigativa.
Bisognava dare dei tempi giusti per la squadra che sembra vogliano fermare perché ha dato fastidio per 9 anni“.
