È morto, all’età di 81 anni Gianmarco Calleri ex Presidente della Lazio. La società biancoceleste lo ricorda come “il patron che ha riportato la Lazio in serie A“, rilanciandola con una serie di colpi di mercato tra cui quello di Paul Gascoigne, diventato poi un idolo della tifoseria. Veniva anche ricordato come “il Presidente del -9“, per l’impresa di raggiungere la salvezza in Serie B nonostante una penalizzazione di 9 punti. Acquistò la proprietà della squadra nel 1986 da Franco Chimenti, insieme all’imprenditore Renato Bocchi. Anni difficili per il club romano: la serie B, l’incertezza finanziaria, pochissime soddisfazioni.

Poi la svolta, sotto la sua gestione viene risanato il bilancio finanziario e la Lazio torna in Serie A. Dopo anni di anonimato agonistico, Calleri getta le basi di una società vincente, mettendo a segno colpi di mercato storici: Ruben Sosa, Riedle e Doll sono solo alcuni dei più importanti prima dell’arrivo del “Gazza” Gascoigne. Nel 1992 vendette la società a Sergio Cragnotti, dandogli in mano una macchina che aveva preso dalle serie minori e trasformata in una formula uno, già pronta al successo. La sua voglia di calcio non era ancora appagata, infatti acquistò il Torino nel 1995, per poi rivenderlo due anni più tardi e il Bellinzona, squadra di calcio svizzera che gestì per 3 anni. Ci lascia un grande uomo di calcio ma allo stesso tempo un grande imprenditore di sani principi e ideali.