Covid, i bambini si ammalavano meno grazie al raffreddore ▷ “Perché ci hanno terrorizzato tre anni?”

Informa il Corriere della Sera: “Un’ipotesi che circolava da tempo è stata confermata: i bambini si sono sempre ammalati meno di Covid. La spiegazione è la maggiore esposizione ai raffreddori che conferisce una protezione che cresce dai 2 ai 6 anni e poi declina“. L’articolo del quotidiano scatena la reazione di Francesco Borgonovo in diretta durante “Punto e Accapo”: “Pensa un po’! Questi erano protetti dal Covid grazie al raffreddore. Che cosa incredibile, no?“.
Silvia Turin, autrice dell’articolo, scrive: “Uno degli interrogativi che ci si è posti durante la pandemia da Covid è per quale motivo i bambini si ammalassero di meno e sembrassero essere in qualche modo protetti. L’ipotesi principale, oltre al buono stato di salute rispetto agli anziani era legata alla maggiore esposizione a vari tipi di virus durante l’infanzia, tra cui alcuni corona virus del raffreddore.
Adesso questa ipotesi ha trovato conferma in uno studio dell’università di Berna e Oslo e pubblicato sulla rivista scientifica Pnas

Il commento di Borgonovo a queste righe è sprezzante: “Vedi adesso dopo tre anni si può dire che i bambini non si ammalavano.
Adesso non si capisce perché sono andati avanti tre anni a dirci che c’era l’allarme, che morivano i bambini, che bisognava fare i vaccini a tutti i costi nonostante l’esame costi benefici. Ogni tanto escono delle cose incredibili.
Vedi la bellezza della scienza…” Altro tema secondo Borgonovo è quello economico: “Oggi sappiamo come è stata gestita la questione vaccinale e che ci è costata un sacco di soldi. Ma non sappiamo quanto abbiamo speso e cosa prevedessero gli accordi stipulati tra Europa e case farmaceutiche. Gli Stati europei hanno delegato alla Commissione di fare un accordo comune sui vaccini e oggi noi dopo tre anni non sappiamo quanti soldi abbiamo speso, che cosa prevedono quegli accordi e che cosa ci sia nei contratti.
E soprattutto non si capisce perché noi dobbiamo continuare a comprare delle dosi di vicino da Pfizer che non vengono utilizzate, spendendo un sacco di soldi che potrebbero essere utilizzati in altra maniera“.

Qualcosa in Europa si muove visto che c’è una battaglia in corso al Parlamento europeo condotta in particolare dai Verdi europei.
Interviene sul tema il giornalista Andrea Zambrano della “Nuova Bussola Quotidiana”, che segue le inchieste sulla Pandemia, da quella di Bergamo alle vicende europee, puntando l’attenzione sul ruolo di AIFA: “La stessa AIFA ha avuto con EMA un rapporto di sudditanza.
C’è stato un controllo politico che ha imposto alla dirigenza di AIFA di non poter obiettare alcunché, salvo però poi presentarsi pubblicamente come convinti assertori della bontà di tutta la campagna vaccinale.
Quindi è chiaro che quest’ultima è stata eterodiretta dall’Europa, ci è stata imposta forzando i normali criteri di contrattazione e fornitura con regole certe. Mi stupisco come queste persone in nome della scienza abbiano raccontato che questa fosse invece una procedura corretta“.