Il numero di vittime causate dal terremoto in Turchia e Siria continuano ad aumentare in maniera vertiginosa e non si può fare a meno di chiedersi come tale tragedia sia potuta accadere. Fabio Duranti durante “Un giorno Speciale” ha fatto alcune considerazioni sul tema: “Ci sono aree del nostro pianeta povere, che vivono una situazione di grandissimo disagio. O addirittura, come in questi casi che stiamo vedendo in questi giorni, dove si sa che ci sono delle criticità, dove possono arrivare terremoti, dove può cader giù tutto. E infatti poi arrivano. Da Amatrice alla Turchia, la Siria, continuiamo a vedere case che si sbriciolano, perché si sbriciolano. Sicuramente sono edifici che non sono fatti per stare nel posto dove stanno. E allora noi riteniamo che l’uomo, per potersi veramente collocare come homo sapiens sapiens dovrebbe essere mutuale. Ecco, l’uomo in questo caso non lo è, perché noi sappiamo che esistono popolazioni in aree critiche che possono morire da un momento all’altro, a decine e decine di migliaia. Eppure non facciamo nulla. Così come è accaduto qui ad Amatrice per 400 persone, adesso sta accadendo lì per decine di migliaia di persone e accadrà in altre parti del mondo. Non impressionano nessuno, non fanno piangere nessuno. Però siamo pronti come al solito a prendere danaro, a farlo arrivare a fiumi nelle casse di questi signori o addirittura convertirlo in armi per provocare le guerre invece che fermarle“.

Interviene sul tema Alessandro Meluzzi: “Noi dobbiamo distinguere due aspetti della questione. Dobbiamo distinguere l’aspetto per il quale ci sono dei misteri nel mondo e per cui esiste il male, per cui gli eventi possono essere anche improvvisamente catastrofici. Però ci sono delle altre situazioni che invece sono fortemente legate alla volontà umana. Devo dire comunque una cosa ovvero che la radio nazionale turca ha detto che questo terremoto è stato provocato. Che sia Erdogan che vuole essere rieletto, che ci sia il complottismo, che ci sia una strategia paranoica non lo so, ma certamente è fuor di dubbio che qualcosa di misterioso c’è nei modi, nelle forme, nelle cosiddette luci telluriche, nei danni fatti al gas stream che viene dall’Azerbaigian verso l’Europa. Insomma, sembra quasi una replica di quanto è avvenuto nel Nord Stream poco tempo fa, in maniera ancora più clamorosa in acque territoriali svedesi“.

A monte di tutto questo secondo Meluzzi: “Il vero problema è che c’è un’élite planetaria che ha un nome, un cognome preciso, con una dislocazione geopolitica precisa. Per esempio il fatto che la famiglia Rothschild esce dalla Borsa di Parigi dopo due secoli, il che vuol dire che della Borsa non gliene frega più niente, vuol dire che ha capito che il problema non sono i polli da tosare perché investono azioni in cui più nessuno crede. Hanno capito che il problema è quello di un dirigismo planetario di tipo apocalittico, militare, sanitario e organizzativo, nel quale il problema non è più quello che le persone si indebitano, si comprano la macchina, si comprano il frigorifero e poi lavorano per pagare i debiti. Cioè il capitalismo del debito del dopoguerra ormai è superato. Ormai semplicemente c’è, attraverso la tecnologia, la possibilità concreta di controllare le scelte personali, le scelte individuali, le scelte morali, le scelte sanitarie, le scelte biologiche di milioni di individui“.