Il dibattito scientifico è parte integrante della storia e del progresso dell’uomo. Senza di esso non possiamo parlare di vera scienza, eppure negli ultimi anni, sempre in misura maggiore, troviamo situazioni nelle quali il dibattito viene silenziato, alcune voci, seppur di scienziati illustri, non riescono ad emergere. Sul tema posto da Fabio Duranti nel corso di “Un Giorno Speciale” è intervenuto Alberto Contri facendo una analisi che copre tre diverse macroaree: “Prendiamo tre campi, uno è quello della pandemia, l’altro campo è quello del riscaldamento climatico e il terzo è il campo della filosofia gender, quindi tre aree molto importanti che stanno occupando un po’tutte le aree anche della comunicazione. In tutti i tre campi si è partiti basandosi su dei presupposti che si stanno rivelando sbagliati, per esempio nella pandemia si è detto non esiste altro farmaco possibile se non i vaccini che poi come si sa, sono farmaci sperimentali. E da lì è nato tutto il caos che sta venendo fuori e che pian piano emerge“.

Anche per quel che riguarda gli altri due campi citati precedentemente, secondo Contri, si è partiti sbagliando dal principio: “Sul gender che cosa si è detto? Non è vero che esiste un dato biologico. Uno decide poi di diventare quello che vuole, e adesso si sta dimostrando che ci sono un sacco di guai con i ragazzini che hanno cambiato sesso, vogliono tornare indietro, non possono più. E così pure anche col riscaldamento climatico. Io ho seguito sabato una conferenza del professor Franco Prodi che è il fratello del più famoso Prodi, è un noto climatologo il quale oggi, tra l’altro, insieme al fisico Hayden, il professore emerito Università del Connecticut, entrambi dicono ‘guardate che il riscaldamento climatico è un fatto ciclico dovuto al sole e dovuto l’inclinazione dell’asse terrestre‘. Certo che l’attività antropica c’entra, ma c’entra molto poco quindi tutte le politiche green folli che ci stanno imponendo come la macchina elettrica, tutte queste imposizioni come il cappotto delle abitazioni eccetera eccetera e tutte le cose che si stanno discutendo anche a Davos sono una mera follia e qua ci impongono queste falsità come dati di base da cui cambiare tutta la politica sociale e industriale del mondo”.

Le preoccupazioni del Professor Contri sono però maggiori in relazione alla libertà e anche all’incolumità di chi dissente dal pensiero unico dominante: “Ma ritorniamo a un’altra cosa ancora più grave, che cosa leggiamo? Il professor Ioannidis disse che è quello che ha fatto di Stanford, che ha fatto la più grossa ricerca sull’inutilità e sulla dannosità dei lockdown è minacciato di morte. Che la scrittrice la Rowling l’autrice di Harry Potter per aver difeso la specificità delle donne come come caratteristica sessuale è stata minacciata di morte. Il professor Prodi che ha creato un grande laboratorio di ricerca meteorologica a Bologna per il CNR, adesso non ci può più mettere piede, non lo fanno nemmeno entrare. Allora quello che sta avvenendo è: uno che non si può nemmeno osare, criticare, come appunto si è detto prima, che la scienza è fatta di confronto, ma addirittura bisogna tacere e se non tace ti minacciano di morte. Ma vi rendete conto a che punto stiamo arrivando? Volevo solo far notare queste cose“.