La serata è di quelle commuoventi, una partita che si apre tra cori e silenzi, pianti e ricordi tutti dedicati a Gianluca Vialli. Poi si inizia a giocare allo Juventus Stadium e la partita è una fotocopia del gioco solido della Juventus e della capacità organizzativa dell’Udinese. Fino a quando Danilo al minuto 86 raccoglie quasi sulla linea di porta l’assist di Federico Chiesa e deposita la palla in rete. La Juventus vince anche contro l’Udinese, con il “corto muso” marchio di fabbrica di quasi tutte le vittorie del filotto juventino. Filotto appunto perché sono otto ora le vittorie consecutive, tutte a rete inviolata.

Se fermiamo la classifica al momento del triplice fischio di Juventus – Udinese troviamo i bianconeri al secondo posto, dietro al Napoli. Difficile ora porre limiti in campionato ad una squadra che continua a vincere, che ha ritrovato il fondamentale Chiesa, ma ancora orfana di calciatori del calibro di Vlahovic e Pogba.

Al netto delle clamorose vicende societarie la Juventus sembra incredibilmente la squadra più concentrata in campo di questa Serie A, e anche a livello di punti sta tracciando una frattura sempre più importante tra le prima quattro della classifica e le altre. Se nessuna sentenza dovesse ribaltare i risultati del campo, oggi sembra difficile pensare alla squadra di Allegri fuori dalla Champions League a fine stagione. La stessa Champions League che rivediamo nelle immagini di fine partita proiettate sui maxi schermi dello stadio, alzata da Gianluca Vialli. E Juventus – Udinese si chiude come si era aperta, con i cori, i silenzi e le dediche di tifosi, familiari, ex compagni di squadra ed amici di un campione che non è più con noi.