Voglio approfittare di questa pillola per lanciare un appello a tutti i miei colleghi affinché accendano un riflettore su quanto sta accadendo in queste ore in Perù, perché si tratta di eventi di una gravità inaudita, mentre i media nazionali ed internazionali sembrano distratti invece da quanto sta accadendo in Brasile. Molte delle notizie che sto apprendendo da fonti peruviane mi fanno temere che possa accadere qualcosa di simile a quanto accaduto in Argentina nel 1976 con l’arrivo di una dittatura militare i cui membri andavano a prelevare i dissidenti nelle case per farli sparire, i famosi desaparecidos. Ho ricevuto infatti segnalazioni da persone peruviane che denunciano la scomparsa di diversi conoscenti nel silenzio generale. La cosa più assurda è che la versione di quegli eventi, supportata da tutto l’apparato mediatico e politico in Italia e non solo, è assolutamente surreale. Proviamo allora ad elencare un attimo le cose che sono accadute. Il presidente Pedro Castillo, eletto dal popolo, è stato deposto, ovviamente non dal popolo stesso. È stato portato in carcere, quindi è stato arrestato. La sua vicepresidente, Dina Bollate ha assunto la carica al suo posto e vorrebbe addirittura governare per tutto il 2026 senza averne la legittimità. Pare che non prenda in considerazione elezioni prima della fine del 2024. Il popolo, invece, è in gran parte insorto nelle strade, nelle piazze per chiedere la liberazione del proprio presidente o nuove elezioni subito.

Nello stesso tempo, l’esercito sta reprimendo le manifestazioni di protesta con una brutale violenza e decine di persone sono state uccise tra i manifestanti. Tutto chiaro, direte voi, dopo aver ascoltato la cronologia di questi eventi. Si tratta della cronaca di un golpe in Perù contro il legittimo presidente. Invece la realtà è che ci stanno facendo credere esattamente il contrario, e cioè che sia stato il presidente deposto ad aver tentato un colpo di Stato. Ma come, direte voi, un colpo di Stato mentre era lui stesso il presidente del Paese? È molto strano, ma in realtà è proprio questo che ci stanno inducendo a credere. E il popolo, quel popolo che lo ha votato, è d’accordo con questo cambio ai vertici del Paese? Assolutamente no. Tant’è vero che si stanno facendo letteralmente ammazzare per le strade. Pare infatti che i militari abbiano fatto una sorta di accordo con il nuovo presidente per un futuro governo congiunto, quindi a fronte di una promessa di impunità in cambio della loro lealtà. Ed ecco perché le Forze armate stanno agendo in maniera così violenta e spregiudicata e siamo quasi a 40 morti, senza ovviamente contare i feriti e le persone scomparse. Dobbiamo aiutare il popolo peruviano. Dobbiamo tenere altissima l’attenzione su questi eventi.

La Matrix europea – La verità dietro ai giochi di potere, con Francesco Amodeo