Giusto un piccolo passo indietro per capire che cosa era già accaduto con Yanukovich nel 2004.
Yanukovich era stato eletto alle elezioni democratiche. Quelle elezioni furono inficiate perché dissero che c’erano stati dei brogli. Si andò nuovamente alle urne e vinse di misura il candidato filoamericano. Quando dico filoamericano non mi sto inventando niente: la moglie di Yushenko ha lavorato al Dipartimento di Stato, ha lavorato alla Casa Bianca sia con Reagan che con Bush, ha lavorato al ministero del Tesoro americano e al Congresso degli Stati Uniti. Quindi la moglie del presidente ucraino era un personaggio di spicco degli Stati Uniti. Ha lavorato addirittura con due amministrazioni diverse. Era una persona di fiducia in tantissimi ambienti. Si dice che fosse anche un membro della CIA, ma questo non ve lo posso dimostrare, quindi è una parentesi che apro e chiudo.
Quello che è documentato è che la moglie del presidente ucraino che vinse al posto di Yanukovich veniva dal Dipartimento di Stato, veniva dalla Casa Bianca, veniva dal Congresso americano. Stessa cosa era accaduta in Georgia parallelamente: due rivolte che hanno detto essere rivolte democratiche contro i presidenti di Georgia e Ucraina portano al governo due personaggi filoamericani.

Da una parte abbiamo visto la moglie di Yushenko in Ucraina, dall’altra vediamo un titolo del Sole 24 Ore, che riferisce come il presidente georgiano si facesse addirittura chiamare “l’americano”: Saakashvili, detto l’americano.
Quello che succede a Yanukovich nel 2004 gli ricapiterà nel 2014, seconda volta in cui viene eletto, seconda volta in cui provano a farlo fuori politicamente. La prima volta ci sono riusciti con le elezioni, la seconda volta con una rivolta di piazza. Fatto sta che ogni volta che si presentava le elezioni, comunque le vinceva. Perché anche quando nel 2005 hanno fatto vincere il suo avversario dopo poco, l’anno dopo ci sono state le elezioni parlamentari e il suo partito ha fatto il il pieno di voti, motivo per cui diventa Primo ministro contro il Presidente che l’aveva destituito. Alle urne non c’era storia per le manovre di palazzo.

Il misterioso dialogo “filoeuropeista”

Ora, il commissario europeo per l’allargamento Füle racconta che Putin non aveva assolutamente nulla in contrario nel far entrare l’Ucraina nell’Unione Europea.

Anzi, lui addirittura disse questo: “Se l’Unione europea vuole l’Ucraina e l’Ucraina vuole diventarne un membro, io non ho nulla in contrario“. Perché Putin avrebbe dunque cambiato idea rispetto al 2004? Qui risponde Füle: “Probabilmente a causa della rivoluzione arancione in Ucraina“.
Putin si rende conto che gli americani depongono un presidente che dialogava con la Russia per sostituirlo con un fantoccio creato a tavolino con tanto di moglie alla Casa Bianca. Parallelamente accade la stessa cosa in Georgia con le stesse operazioni e con due grandi organizzazioni che finanziavano: la Soros Foundation, la Renaissance di George Soros e la National Endowment for Democracy di Victoria Nuland.
A un certo punto Putin cambia approccio: “Un conto è che l’Ucraina voglia entrare nell’Unione europea, un conto che venga presa e trascinata da quella parte“. Quindi inizia l’opposizione.