Nonostante le indiscrezioni che porterebbero l’ex CEO Andrea Agnelli a un rientro nella società nel prossimo futuro, la Exor che detiene più del 60% delle azioni della Juventus, ha comunicato il nuovo consiglio d’amministrazione che entrerà in carica il 18 gennaio durante un’assemblea con tutti gli azionisti. I nuovi membri sono tutti vicini al proprietario di Exor, John Elkann. Già aveva anticipato subito dopo le dimissioni del consiglio d’amministrazione, che la nuova squadra sarebbe stata formata “da figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico” e che avrebbe avuto il compito “di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi“.

Tra i membri indicati da Exor, ci sono il nuovo presidente e l’amministratore delegato, rispettivamente Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino. Ferrero è Laureato in Economia e Commercio, commercialista, revisore e consulente tecnico del giudice presso il Tribunale di Torino, da sempre cura gli affari della famiglia Agnelli ed è stato scelto dal nipote dell’ ‘Avvocato‘ per organizzare la difesa della società. Scanavino, è anche l’amministratore delegato del gruppo GEDI, la media company proprietaria d’importanti testate nazionali come La Repubblica e La Stampa, delle quali sta curando la trasformazione digitale. Gli altri nomi sono Fioranna Negri, esperta di revisione e bilanci; Diego Pistone, esperto nell’area finanza e controllo e infine Laura Cappiello esperta in diritto penale d’impresa.

La squadra scelta avrà il compito di tirar fuori dai guai la Juventus a seguito della riapertura delle indagini sulle plusvalenze e i contratti dei giocatori, gli inquirenti contestano alla società i reati di falso in bilancio, e false comunicazioni rivolte al mercato. La procura federale, sostiene di avere prove sufficienti, che “dimostrano l’esistenza di un sistema di compravendite di calciatori, effettuate non per motivi tecnici ma per ragioni esclusivamente collegate all’esigenza di conseguire, mediante artifizi, determinate risultanze economico-finanziarie“.