Si susseguono potenziali bufere che coinvolgono il calcio italiano. A porre benzina su un fuoco già acceso è Giovanni Malagò. Repubblica infatti ha appena pubblicato le trascrizioni di una serie di intercettazioni telefoniche poste in essere dalla Guardia di Finanza nel corso delle indagini (archiviate) su una possibile tangente pagata riguardo all’assegnazione dei diritti tv.

I Presidenti della Serie A – dice il capo del CONI al broker Bochicchio, poi morto per un incidente stradale – sono dei delinquenti veri“. La Lega Calcio? “Come ha detto Greco è un’organizzazione di diritto privato, perché altrimenti li arrestavano tutti perché li avevano trovati colpevoli di corruzione sei anni fa con noi“. “Preziosi? Un vero pregiudicato. E i nostri amici, Juventus e Roma, sono colpevoli quanto lui. Perché alla fine o per un motivo o per un altro, hanno rinunciato a lottare o lo hanno assecondato e sono diventato complici delle sue avventure“.

È ridicolo – afferma un manager di Sky in un’altra telefonata resa nota – dopo quello che avevi cercato tu di dare ordine a questi sciammanati“. “Infatti – risponde lo stesso Malagò – è quello che mi rinfacciano: uno statuto, una governance, gli avevo trovato una persona di livello… Questi sono delinquenti veri“.

Scontro live tra gli opinionisti