Dejan Stankovic parla chiaro. Il nuovo allenatore della Sampdoria ha messo subito le cose in chiaro dopo la firma del contratto che lo legherà ai blucerchiato almeno fino al termine di questa stagione. Il rinnovo scatterà se la squadra centrerà l’obiettivo fondamentale della salvezza.

Caputo e compagni saranno impegnati questa sera alle 20.45 allo stadio Dall’Ara contro il Bologna di Thiago Motta. Due ex protagonisti del triplete interista del 2010 uno contro l’altro in un match molto importante. I felsinei dovrebbe varare un 4-2-3-1: Skorupski. Cambiaso, Soumaoro, Posch, Lykogiannis. Medel, Schouten. Aebischer, Dominguez, Orsolini. Arnautovic. Sistema a specchio quasi certamente anche per i liguri: Audero. Bereszynski, Murillo, Colley, Augello. Rincon, Vieira. Gabbiadini, Sabiri, Djuricic. Caputo

Queste le parole di Stankovic nel giorno della presentazione al timone della Samp: “Sappiamo che ci sarà da soffrire ma d’ora in avanti ogni gara andrà affrontata come una finale e, come diceva il mio ex allenatore e amico José Mourinho, le finali non si giocano: si vincono. Dovremo sicuramente cambiare atteggiamento e responsabilizzarci perché abbiamo il dovere di difendere l’orgoglio della Sampdoria Non ho guardato ai due punti ottenuti finora ma alla storia di questo club. In Serbia siamo cresciuti con il mito della Samp di Boškov e solo perché si giocò sul neutro di Sofia non feci il raccattapalle nella sfida di Coppa dei Campioni con la mia Stella Rossa. Sakic qui è stato calciatore prima e vice di Mihajlovic poi: all’epoca riuscirono a centrare la salvezza e sono certo che mi darà una grossa mano anche questa volta“.