Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Una 14enne brindisina è morta in ospedale per Covid nonostante le tre dosi di vaccino. Nessuno sa perché, si sospetta una reazione infiammatoria. In tutto il mondo si stanno vietando le somministrazioni sui bambini. In Italia tutto è permesso, e sempre più persone muoiono senza un motivo dopo le vaccinazioni.

Non è complottismo, ma realtà. “I genitori troppo spesso si assumono con leggerezza la responsabilità dell’assunzione di questi farmaci”, commenta a riguardo Gianluigi Paragone, leader di Italexit. “Il meccanismo mediatico ha combinato un cortocircuito“. E il cortocircuito ha colpito anche il mondo dell’informazione, come dimostra la censura operata da Google nei confronti di RadioRadio, tra i primi media a sollevare dubbi sulla liceità della campagna vaccinale. Nel procedimento giudiziario che vede contrapposti il gigante informatico e la testata, citato da Fabio Duranti, si motiva la scelta di demonetizzare i contenuti (privando un giornale indipendente dei guadagni della sua attività) in relazione alla scarsa fiducia dei cittadini nei confronti delle somministrazioni ordinate dallo stato italiano. “È così che si sono convinti i genitori a vaccinare: con la censura di chi raccontava la vera scienza“, chiosa Duranti.

“A 14 anni gli hanno detto che dovevano vaccinarsi per fare sport, hanno messo in mezzo anche gli influencer, ora useranno persino i supereroi della Marvel per persuaderli”, continua Paragone. “Non siamo complottisti, vorremmo avere risposte: è da tempo che le chiediamo, per esempio in relazione a una signora il cui marito è morto dopo la seconda dose insieme a un suo collega. Nessun perito vuole firmare una perizia indipendente per nostro conto: 8 su 8 hanno detto no“. Sulla questione è intervenuto anche Francesco Amodeo, giornalista e scrittore: “Come Italexit avevamo chiesto una commissione di inchiesta sui vaccini e i danni collaterali. Pur non essendo entrati in Parlamento continueremo a portare avanti questa nostra istanza, anche grazie alla forza delle nostre piazze. Useremo un taglio scientifico e giornalistico per pressare il nuovo governo: vogliamo chiarezza, non ci arrenderemo mai“.