Con la fine della quarta settimana di coppe europee, è tempo di bilanci per le italiane che sognano la Champions League, l’Europa League e la Conference League. Sette squadre, tra già qualificate e situazioni in bilico, che hanno davanti ancora due sfide per andare avanti nel cammino europeo. Napoli, Inter, Milan e Juventus si giocano la coppa dalle grandi orecchie, mentre Roma e Lazio sono nei gironi dell’ex coppa Uefa. Alla Fiorentina, invece, il compito di ripetere il successo dello scorso anno dei giallorossi di José Mourinho.

Champions League

Percorso netto, fin qui, per il Napoli, che si è imposto nel Gruppo A stritolando tutti gli avversari incontrati sul suo cammino. 4 gol al Liverpool, 3 ai Rangers, 10 tra andata e ritorno all’Ajax, (17 in tutto, più di quattro a partita in media!) a fronte di sole 4 reti concesse. Un filotto di risultati che ha permesso ai partenopei di affermarsi come squadra più temibile della competizione: le big sono avvisate. Per il primo posto basterà vincere la prossima. Se così fosse, il Napoli potrebbe permettersi il lusso di finire davanti ai Reds anche perdendo con 4 gol di scarto o meno.

Capitolo Gruppo C. Nonostante il girone “della morte”, l’Inter ha saputo interpretare la situazione nel migliore dei modi. Dopo la sconfitta tirata con il Bayern (primo a punteggio pieno), sono arrivate due convincenti vittorie contro il fanalino di coda Viktoria Plzen e il Barcellona di Xavi. Non solo: nella difficilissima trasferta al Camp Nou i nerazzurri hanno portato a casa un pareggio pesantissimo: con una vittoria la prossima settimana contro il Plzen il secondo posto sarebbe assicurato. E, se i Blaugrana battessero i bavaresi in casa, l’ultima sfida all’Allianz Arena sarebbe decisiva per il primo posto.

Nel Gruppo E, quello del Milan, tutto è ancora aperto. Dopo la sconfitta alla prima giornata contro la Dinamo Zagabria, costata la panchina a Tomas Tuchel, il Chelsea ha ritrovato la quadra e ha ottenuto due vittorie contro i rossoneri e un pareggio contro il Red Bull Salisburgo. Ora, i Blues sono in testa al gruppo con 7 punti. Appena dietro, gli austriaci, che oltre al pari a Londra sono stati capaci di fare 4 punti con la Dinamo e di fermare 1-1 i Diavoli in casa. Nonostante il doppio schiaffo tra andata e ritorno, il Milan, forte dei suoi 4 punti, ha ancora il destino nelle sue mani: con due vittorie contro Salisburgo e Zagabria sarà qualificazione. Occhio, però, perché anche i croati, appaiati ai rossoneri, sono ancora in corsa per il primo posto.

Chi invece rischia tantissimo l’eliminazione ai gironi è la Juventus. Quella che, sulla carta, aveva il girone più abbordabile. Una sola vittoria contro il modesto Maccabi Haifa (contro cui però al ritorno è arrivata una sonora batosta) e due sconfitte con PSG e Benfica, appaiati a quota 8. Le due, che negli scontri diretti non si sono fatte male, hanno bisogno di tre punti in due partite e incontreranno le ultime due del lotto. I bianconeri e gli israeliani hanno le speranze ridotte al lumicino: dovrebbero vincere entrambi due volte per passare il turno. L’impresa, se riuscisse, avrebbe del clamoroso.

Europa League

Difficile, ma non impossibile. La Roma, terza nel Gruppo C, non ha alternative alla vittoria se spera di passare il turno. Dopo l’avvio deludente contro il Ludogorets (che, prima della sfida con i giallorossi, non vinceva da 18 partite europee consecutive!) arriva la vittoria contro l’Helsinki. Poi, nella doppia sfida contro il Betis, una sconfitta immeritata e un pari che fa morale. Gli spagnoli sono già qualificati, ma non certi del primo posto: vietato abbassare la guardia, perché sia la Roma, sia i bulgari possono ancora soffiagli la prima piazza. Per i giallorossi, le prossime partite non ammettono errori: o sarà vittoria, o sarà eliminazione o un dolceamaro ritorno in Conference League.
La Lazio, invece, si trova nel girone più bloccato delle coppe europee, il Gruppo F. Le quattro squadre che lo compongono (oltre ai biancocelesti, Feyenoord, Midtjylland e Sturm Graz) sono tutte a quota 5. I capitolini erano partiti nel migliore dei modi schiantando i vicecampioni della Conference. Poi, il disastro (5-1 con i danesi) e due scialbi pareggi con gli austriaci. Tutto è ancora possibile: basterà fare meno errori degli altri, in un raggruppamento ampiamente alla portata.

Conference League

Dopo un avvio a tinte horror, la Fiorentina ha preso le misure dell’Europa e ha ingranato la marcia. 7 punti, tre in meno del Basaksehir capolista e 4 in più degli Hearts terzi, sucrlassati tra andata e ritorno. Per superare il girone basta vincere almeno contro i lettoni dell’RFS, poco più che dilettanti. All’andata, però, finì 0-0, quindi meglio non abbassare la guardia. Il primo posto pare blindato: i turchi, nel primo turno, ne segnarono ben 4. Servirebbe un mezzo miracolo, ma i Viola sono pronti a stupire ancora.