Il Pfizer-gate 2.0 fa discutere. E il Professor Mariano Bizzarri, a tal proposito, ha le idee molto chiare: “Sapevamo già da giugno che i vaccini a mRna non erano in grado di assicurare una protezione nei confronti dell’infezione né di bloccare la trasmissione, cioè il contagio. Questo lo abbiamo potuto valutare con i primi studi condotti ex post perché dei dati fondamentali della Pfizer non sono mai stati messi a disposizione dei ricercatori e non ci hanno quindi consentito di elaborare la strategia più corretta. Addirittura, da alcuni studi di simulazione sapevamo che non sarebbe stato possibile bloccare il contagio e alla fine, a ottobre 2021, lo ha riconosciuto anche Bill Gates. Tutte cose taciute perché funzionali a una narrativa che aveva come obiettivo l’imposizione del green pass. Il fatto che adesso tutto questo sia stato detto in una sede importante come il Parlamento Europeo dovrebbe smuovere qualche magistrato ad agire”.

Ma c’è un altro tema su cui Bizzarri pone l’attenzione, quello dell’artificiosità dei virus, delle tecniche di ‘gain of function’. “Si tratta di tecniche messe al bando negli Stati Uniti nel 2014 perché il consenso – pressoché unanime – della comunità scientifica è che queste, portate su virus potenzialmente letali e che consistono nel modificarne il genoma per amplificarne la virulenza o la trasmissione, sono del tutto inutili ai fini della comprensione del fenomeno. Fatta la legge, trovato l’inganno. Un gruppo di ricercatori che avevano un forte appoggio in Fauci hanno ottenuto finanziamenti per condurre queste ricerche in Cina. Voglio sottolineare che questa cosa era nota già all’inizio: io ho scritto un articolo il 20 marzo 2020 in cui descrivevo tutti questi passaggi. Sono stati al laboratorio di Wuhan più di 80 milioni per condurre queste ricerche, lavori scientifici pubblicati in cui è stato detto chiaramente che hanno ingegnerizzato il Sars-Cov-2. Finalmente alla fine del 2021 l’Istituto Nazionale per la Salute degli Stati Uniti è intervenuto per ritirare i fondi. Mentre si destava l’attenzione su questo tema, è sorprendente che altri gruppi abbiano continuato a condurre quello stesso tipo di studi e che addirittura lo abbiano fatto gli USA”.

E’ di questi giorni uno studio non ancora revisionato secondo i criteri della peer review ma che si trova in rete in cui hanno colto il peggio delle due varianti, quella Omicron – che è più facilmente trasmissibile – e la prima variante del virus – che è più letale – e hanno ottenuto un nuovo virus che combina due elementi negativi: elevata trasmissione ed elevata letalità. Risultato: l’80% dei topi a cui viene inoculato il virus muore. Questa cosa ha sollevato un putiferio: qual è il senso di andare a produrre quelle che sono in realtà armi biologiche? Il senso è che evidentemente dietro c’è un interesse economico e di potere. Bisogna arrendersi all’evidenza che il male esiste e agisce anche tramite queste vie. Pensare di voler ingegnerizzare un virus del genere vuol dire che si è malati dentro e la cosa grave è che di questo non si parli. Ma non è finita qui, hanno fatto di peggio: hanno appena realizzato un ibrido tra cellule umane e cellule di topo.