Un’Inter smarrita cede anche al Milan. La sconfitta nel derby di San Siro si aggiunge allo scivolone patito allo stadio Olimpico contro la Lazio di Sarri.

Condizione fisica approssimativa, insofferenza nei singoli protagonisti e un Simone Inzaghi sul banco degli imputati. Lo spartito tattico nerazzurro resta lo stesso indipendentemente dal risultato. Il 3-5-2 è un dogma incontrovertibile per il tecnico piacentino. Su questo tema il dibattito è aperto e non privo di accese discussioni.

Il parere di un collega come Angelo Adamo Gregucci: “Attualmente non vedo l’Inter in grandissima condizione atletica su vari elementi. Su tutti Barella e Skriniar che l’anno scorso erano due belve a livello agonistico. Inoltre i nerazzurri si stanno rendendo conto che ha perso la
grandissima propulsione sull’esterno di Perisic. Il croato negli ultimi due anni aveva fatto la differenza sulla fascia. Inzaghi ha dimostrato di essere molto esperto, quindi non mi permetto di dare grandi consigli. Per quanto riguarda il derby, la partita è stata combattuta che il Milan, paradossalmente, ha rischiato di compromettere con il primo cambio. Noi allenatori ogni tanto siamo particolari
“.

In questo momento – secondo Federico Masini di Tuttosport – i problemi nell’Inter sono tanti. Sicuramente non si può parlare di crisi nerazzurra, ma ci sono dei campanelli d’allarme. Prima di tutto a preoccupare è la condizione atletica dei singoli calciatori. Basti pensare al già citato Skriniar. Ci sono anche problemi di nervosismo perché alla prima difficoltà va l’Inter va in tilt con molti giocatori che sbuffano e sbracciano. Non vorrei che i nerazzurri, tra il derby della scorsa stagione e il match di Bologna in cui ha perso la possibilità di balzare in vetta, abbiano perso certezze mentali. Quello scudetto perso ha rotto delle sicurezze. In tal senso la situazione societaria non aiuta“.

I consigli degli esperti a Simone Inzaghi

Nando Orsi

Simone è diventato un allenatore importante con molta esperienza. Dico solo che Inzaghi dovrebbe avere un piano B sempre pronto. Se fai sempre le stesse tatticamente anche la squadra entra in una routine che a volte può essere letale. Inzaghi dovrebbe essere un po’ più elastico nel modo di proporre. Ogni tanto si può cambiare anche nel corso di una stessa partita. Questo è l’unico appunto che posso fargli. Però siamo all’inizio della stagione e dobbiamo essere indulgenti.

Tony Damascelli

L’Inter del derby è stata così anche lo scorso anno. La squadra era ed è frammentata e incostante. Un paio di elementi in passato erano il fulcro mentre oggi sono distratti o fuori condizione. I nerazzurri hanno perso Perisic. E’ una squadra figlia del suo allenatore. Inzaghi è un buon tecnico che nei momenti decisivi non trasmette la temperatura giusta per affrontare il grande avvenimento. Non mi sorprende l’atteggiamento di Lautaro e compagni visto contro la Lazio e poi a San Siro contro il Milan.