La Juventus cede il passo e non raggiunge il primo posto in classifica occupato da Inter, Napoli e Roma. Bianconeri ancora compassati e poco brillanti, con una retroguardia che balla troppo nel primo tempo. Bremer non è ancora il difensore impeccabile visto con la maglia del Torino e la coppia formata con Rugani non è solida. I più positivi del reparto arretrato sono Danilo e Perin, che non fa rimpiangere Szczesny nell’occasione più solare del primo tempo capitata sui piedi di Leris; deviazione provvidenziale e palla sulla traversa quando il vantaggio della Samp sembrava cosa fatta.

Vlahovic, solo tre palloni toccati nella prima frazione, è più pericoloso per la porta bianconera che per quella blucerchiata, rischiando un goffo autogol dagli sviluppi di un calcio d’angolo. L’unico squillo targato Juventus porta la firma di Cuadrado, ma il colombiano si lascia ipnotizzare nel tu per tu con Audero, calciando addosso all’estremo difensore doriano. L’abito tattico cucito da Allegri per i piemontesi non ha portato i frutti sperati nella prima frazione; la Samp, brava a chiudersi e a ripartire nei momenti giusti, ha concesso ben poco alla ‘Vecchia Signora’.

Nella ripresa Max cambia gli interpreti e la freschezza di Miretti, subentrato ad un evanescente McKennie, porta benzina nelle gambe bianconere. Da un suo recupero palla arriva il gol di Rabiot, annullato successivamente dal VAR per posizione di offside di Dusan Vlahovic. Nel finale la Doria rischia il colpaccio con Quagliarella, ma la palla più nitida è sul sinistro di Kostic. L’ex Eintracht Francoforte non colpisce benissimo da pochi passi e permette ad Audero di respingere il pericolo. A Marassi termina senza gol e ora per la Juventus c’è la Roma di Josè Mourinho.

Daniele Matera