Da una pubblicazione realizzata con UniversItalia leggo un breve testo: “Il primo dato che possiamo osservare è il calo dell’occupazione italiana successivo alla crisi pandemica. Nell’anno seguente alla crisi da Covid-19 si assiste in Italia ad una significativa perdita di posti di lavoro per quasi mezzo milione di occupati. Il primo effetto economico sostanziale è quindi legato alla perdita del posto di lavoro, soprattutto nel comparto delle piccole e micro-imprese italiane che sono la base occupazionale prevalente nel paese.

Tuttavia tale informazione riporta solo in parte il problema. Il Covid non soltanto mette in grave difficoltà un comparto economico già grave con conseguente perdita dei posti di lavoro. In realtà gli effetti della pandemia sono molto più gravi se consideriamo i dati sulla povertà che sono un indicatore diverso e complementare rispetto all’occupatore del tasso occupazionale. Il dato più significativo è quello della povertà assoluta. Emergono dati estremamente preoccupanti”.

Questo è il vero tema di cui non si parla nel dibattito politico: il lavoro e ancora di più povertà. È inutile che parlano di grandi temi, dare il posto di lavoro a tutti gli italiani e soprattutto combattere il tema della povertà, non con il reddito di cittadinanza ma dando speranza di lavoro alle persone, perché è il lavoro, come ricordava il presidente Pertini, quello che rende l’uomo libero dalla schiavitù.