Aspettando Godot, direbbero alcuni. Ma chi aspetta senza ricevere risposte, Dybala o l’Inter? Ad oggi, 5 luglio 2022, la prima opzione sembrerebbe essere la più plausibile.
Non solo per le parole di Marotta, che hanno tutta l’aria di essere una saracinesca chiusa in faccia all’argentino, ma per il temporeggiamento che va avanti: da mesi tra le parti c’è solo un accordo verbale, ma come ricorda in diretta Sandro Sabatini, “di situazioni del genere non se ne vedono raramente nel calciomercato“. Sì, vanno bene le parole e l’essere tranquilli, ma poi occorre mettere in conto che c’è sempre il rischio che ne arrivino altre non esattamente felici.
L’Inter, nel frattempo ha chiuso da tempo per il ritorno di Lukaku, così l’ad si è pronunciato oggi senza mezzi termini: “Dybala rappresenta e rappresentava un’opportunità, ma siamo a posto nel reparto offensivo e abbiamo rispetto di tutti i calciatori in rosa“.

E tanti saluti alla storia d’amore nerazzurra e al “tradimento” bianconero. I cocci però non deve raccoglierli solo Antun, “che è il grande sconfitto insieme al giocatore“, come sostiene Eleonora Trotta di Calciomercato.it, ma Dybala stesso. Perché?
Per il fatto che dietro lo specchietto per le allodole dei mancati accordi sulle commissioni c’è in realtà uno scarso interesse dell’Inter nel concludere la trattativa che ha portato a tale epilogo. Se poi l’argentino troverà un club più o meno prestigioso, sarà un discorso da fare a suo tempo, ma oggi, 5 luglio 2022, quello che viene considerato tra i più forti attaccanti del nostro campionato non parte in ritiro con nessuna squadra: possibile che c’entrino solo le esose commissioni? Difficile.
Il dibattito a ‘Radio Radio Lo Sport’.