Sull’Italia si abbatte l’uragano tedesco. La Germania asfalta le ceneri della Nazionale sperimentale targata Mancini. Critiche rivolte a tutti i protagonisti della batosta di Mönchengladbach.
Il 5-2 non può passare inosservato. La nidiata di giovani lanciati dal primo minuto dal CT di Jesi ha portato qualche gioia e un grande dolore nella parentesi dedicata alla Nations League. Se a tutto ciò si aggiunge l’errore di Donnarumma nella circostanza della rete del 4-0 di Werner, allora il quadro è disegnato alla perfezione.
Lo stesso Mancini ha ribadito sicuro nel post-gara: “Brutta serata, ma la strada è quella giusta“. La critica appare molto perplessa. L’eliminazione dal secondo Mondiale consecutivo, decretata con la debacle di Palermo contro la Macedonia del Nord, ha scaraventato il nostro calcio nel tunnel dell’ennesima ripartenza dopo il disastro del 2018 con Ventura al timone.
L’attacco in diretta di Franco Melli verso il CT azzurro
Franco Melli
Mi oppongo al tentativo di far passare per normale la partita di ieri sera. E’ stata una vergogna. Basterebbero le proteste dei nostri connazionali che erano allo stadio e ne hanno dette di tutti i colori a Mancini e agli azzurri. A questo punto credo si pongano degli interrogativi. Donnarumma sappiamo che è l’unico giocatore degno e che ha un futuro in questa Nazionale. Il problema è Mancini. Mancini deve riflettere su se stesso perché io lo vedo fuori dal mondo. Lui abbia iniziato, per cercare di nascondere l’anomalia del CT confermato nonostante non andasse ai Mondiali, a fare queste acrobazie che non hanno niente a che vedere con una ricostruzione. Stiamo diventando lo zimbello di tutti. Non so se c’è qualcuno che abbia la personalità chiamare Mancini a rapporto per dirgli se lui ci crede davvero a questo punto. Dai convocati non mi aspettavo certo la miserevole prestazione con la Germania, ma non mi aspetto niente di particolare