Ho pubblicato un articolo sul mio sito per raccontarvi tutto quello che sta accedendo dal 2 al 5 giugno. Parlo della riunione del Bilderberg 2022 in corso a Washington.

Proverò a spiegarvi perché sono stati quasi completamente silurati tutti i membri italiani di quella lobby. Sono soltanto due gli italiani che partecipano: Matteo Feltri del quotidiano “Domani” e Starace amministratore delegato dell’ENEL. Sono stati silurati tutti i politici chiamati in quel club in passato (nel 2019, per esempio, c’era Matteo Renzi) e anche tantissimi giornalisti che erano degli habitué come Lili Gruber. Proverò a spiegarvi le motivazioni di questa misura – possiamo dire punitiva – nei confronti di questi politici e giornalisti da parte di questi poteri forti e vi proverò a spiegare anche che cosa sta avvenendo all’interno del Bilderberg e in generale dei poteri forti filo-statunitensi, perché sta avvenendo una grossissima spaccatura proprio sui temi della guerra in Ucraina.

Il club Bilderberg non è più monolitico – com’era fino a qualche anno fa – ma la spaccatura è veramente una divisone in due tra quelli che vengono definiti i realisti, che fanno capo alla frangia gestita da Henry Kissinger, e i neocon (i neoconservatori statunitensi) che invece fanno capo, in questo momento, all’amministrazione Biden.

La spaccatura tra questi due gruppi si è consolidata già nel 2014 quando i realisti erano contrari alle azioni che gli apparati statunitensi stavano portando avanti in Ucraina – delle operazioni palesi, molto forti, una ingerenza alla luce del sole da parte di questi apparati americani. Se voi soltanto pensate che Victoria Nuland del Dipartimento di Stato americano si faceva vedere in piazza con i neonazisti ad Euromaidan, che il senatore John McCain (neoconservatore) saliva addirittura sul palco con i rappresentanti di gruppi neonazisti, parlava al megafono sul palco di quella rivolta servita a destituire un presidente per imporne uno filo statunitense.

Tutte queste azioni, ovviamente, non sono rimaste inosservate a Putin e agli apparati americani – i famosi realisti – erano convinti che queste azioni sarebbero state molto controproducenti per gli Stati Uniti perché avrebbero spinto Putin ad una reazione, ad una mossa estrema radicale e che questa mossa di Putin non avrebbe assolutamente fatto bene al progetto di riconquista della leadership americana del mondo, anzi avrebbe avvicinato la Russia alla Cina.

Mentre i realisti vedevano come strategico l’utilizzo della Russia in funzione anti-cinese – quindi cercavano un avvicinamento alla Russia piuttosto che uno scontro – i neocon invece volevano lo scontro totale perché miravano a portare la Russia in una guerra per procura possibilmente da combattere in Ucraina. Questo è quello che poi è successo realmente nel 2022 quindi si sono realizzate le paure, le perplessità dei realisti americani alla Kissinger che infatti stanno muovendo critiche fortissime. Io le leggo addirittura sul Foreign Affair, la rivista del Council on Foreign Relations, la più importante lobby militare americana, quella che guida un po’ tutte le decisioni di politica estera. Se voi andate su quella rivista vi rendete conto che si stanno praticamente scannando tra di loro, neocon contro neorealisti.

Questa è la spaccatura all’interno del gruppo e dato che il Bilderberg è stato creato da Henry Kissinger, nel gruppo c’è quella frangia kissingeriana – lasciatemi passare il termine – che in questo momento vede la guerra in Ucraina come un errore. L’invio di armi – il fatto che vengano messe le basi per diffondere per arrivare ad una escalation di questo conflitto – la vedono come un errore strategico negli interessi degli Stati Uniti. Quindi entrambi gli schieramenti vogliono imporre la leadership statunitense, ovviamente, però hanno delle idee diverse sulla strategia per raggiungere questo obiettivo.

All’interno del Bilderberg, ovviamente, supportano tutti la prima, la frangia kissingeriana. Quindi tutti quei politici, tutti quei giornalisti, che in questo periodo sono caduti nell’errore di appoggiare il traditore Mario Draghi…perché Mario Draghi è un traditore di questi sistemi infatti, pensando in questo momento di essere sul carro vincente dei neocon (dell’amministrazione Biden), sta fomentando anche lui la guerra e l’invio di armi e ci sta portando a subire le nefaste conseguenze di un’economia di guerra, tutto quanto imposto dall’amministrazione Biden e dagli apparati neoconservatori.

Il tradimento di Mario Draghi, quindi, si è portato appresso tutti quei politici e giornalisti che pensano di essere saltati sul carro vincente e che sono stati poi puniti dal Bilderberg con l’esclusione totale.

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