Quod erat demonstrandum. Tutto come da copione. Di cosa stiamo parlando? Delle sanzioni alla Russia, naturalmente, che non soltanto non hanno sortito alcun effetto sulla Russia stessa, ma alla fine hanno prodotto quello che abbiamo, già da tempo, definito l'”effetto boomerang”.

Chiamo “effetto boomerang” quello relativo alle sanzioni per cui il sanzionato non viene colpito dalle sanzioni, che invece come un boomerang tornano in dietro e colpiscono con veemenza alla testa il sanzionante. Sì, perché le sanzioni alla Russia sono il primo caso nella storia umana di sanzioni che vanno a nocumento non già del sanzionato, come pure sarebbe ragionevole, bensì del sanzionante, che finisce per essere colpito dalle sue stesse sanzioni.

Abbiamo visto in questi mesi la Russia, che non soltanto non veniva nemmeno scalfita dalle sanzioni che senza tregua venivano prodotte dall’Europa (siamo arrivati proprio in questi giorni al sesto pacchetto di sanzioni) ma anzi appariva ogni settimana rinvigorita, ringalluzzita di fronte alle sanzioni, che non soltanto non la sfioravano neppure ma che sembravano anzi darle forza. Mai il rublo è stato così forte mai la Russia appare vigorosa.

Intanto l’Europa tutta soccombe per via delle sue stesse sanzioni. Leggiamo proprio in queste ore una notizia che è la prova di quanto già da tempo andiamo sostenendo. Su Agi (Agenzia Giornalistica Italia) si legge: “La Russia ha ridotto la fornitura di gas all’Italia”. Ancora, su Adnkronos: “Gas russo, cala il flusso verso l’Italia”. Cosa succede? Succede quello che, esattamente, avevamo paventato da tempo: le sanzioni colpiscono il sanzionante, la Russia non è nemmeno sfiorata e queste sanzioni mettono in ginocchio l’Europa stessa che adesso si troverà senza le forniture di gas russo.

Come farà l’Europa senza il gas russo (considerato il fatto che esso è stato finora indispensabile per l’Europa tutta)?
È elementare, l’Europa si dovrà rivolgere esclusivamente – o comunque in maniera principale – a Washington. Con ciò, ancora una volta, verrà potenziata la dipendenza dell’Europa da Washington. Ancor più, l’Europa tutta sarà una colonia al cospetto di Washington. Esattamente quello che Washington desiderava e non mancava di esprimere apertamente fin dal 2018. L’idea di Washington era quella di separare ermeticamente l’Europa dalla Russia: vi è riuscita proprio ora con queste sanzioni che l’Europa tutta è costretta a fare alla Russia.

Lo abbiamo detto e lo ridiciamo, di per sé l’Europa non avrebbe alcun interesse a fare le sanzioni alla Russia, eppure le fa perché è costretta da Washington, dall’interesse a stelle e strisce rispetto al quale l’Europa tutta è una colonia. Il governo dei migliori – l’autoproclamato governo dei migliori – in Italia, capitanato dall’Euroinomane di Bruxelles Mario Draghi, ci porta nell’abisso. Facendo quelle sanzioni ci porta letteralmente nell’abisso. Governo dei migliori, esattamente in cosa? Voi sapete bene che migliori può essere una vox media. Si può essere migliori anche nel fare il male o, nel caso specifico, si può essere anche i migliori sfasciacarrozze. Questo è il caso del cosiddetto governo dei migliori.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro