Il Milan torna tricolore. I rossoneri di Pioli festeggiano uno scudetto sospirato che mancava dalla stagione 2010-2011. L’epoca di Silvio Berlusconi alla presidenza stava tramontando. Quello fu il canto del cigno di una gloriosa epopea iniziata nel 1986.

Dopo il triplete dei cugini interisti i vertici societari del Diavolo affidano la panchina a Massimiliano Allegri, reduce dalle esperienze di Sassuolo e Cagliari. Nel mercato estivo giungono a Milanello alcuni rinforzi con operazioni a basso costo. Le casse societarie rossonere infatti non consentono più acquisti di grido. Dal Genoa ecco Kevin-Prince Boateng (affare da 1 milione e mezzo in compartecipazione). Sempre dalla Liguria sbarcano il portiere Amelia (prestito con diritto di riscatto) e il difensore greco Papastathopoulos (4 milioni e mezzo a titolo definitivo). Prezioso sarà anche l’innesto del centrale colombiano Yepes, svincolato ex Chievo Verona.

La coppia Berlusconi-Galliani sfodera due colpi a poche settimane dall’avvio del campionato. Torna in Italia Zlatan Ibrahimovic, in rotta con Guardiola e il Barcellona dopo una sola annata. Il colpo più salato economicamente è quello di Robinho. Il Manchester City incassa 18 milioni per la cessione del brasiliano ex Real Madrid. A fare i bagagli sono Favalli e Dida (entrambi svincolati), David Beckham (fine prestito), Borriello, Huntelaar e Kaladze. Il cammino fino al giro di boa invernale è più che soddisfacente ma urgono rinforzi per puntellare la rosa. Si materializzano tre affari last minute: Van Bommel (parametro zero dal Bayern Monaco), Urby Emanuelson (1,7 milioni dall’Ajax) e Antonio Cassano (1,7 milioni dalla Sampdoria). L’equipaggio arriva in porto con il vessillo dopo lo 0-0 con la Roma all’Olimpico. Rossoneri campioni davanti a Inter e Napoli.

A distanza di una decade il Diavolo torna a sorridere. Il Normal One Stefano Pioli condottiero di una truppa coesa verso il massimo obiettivo. Nel frattempo la proprietà del sodalizio milanista è passata nelle mani del fondo Elliott con a capo Paolo Scaroni (dopo il breve intermezzo targato Li Yonghong). Il 9 ottobre 2019 il tecnico di Parma subentra a Marco Giampaolo, esonerato dopo quattro sconfitte nelle prime giornate. Nella stagione 2019-2020 i rossoneri toccano il punto più basso della loro storia recente con il 5-0 rifilato dall’Atalanta. Da quella debacle in poi l’opera di ricostruzione intrapresa da Pioli sarà un capolavoro. L’annata successiva Kjaer e compagni chiudono al secondo posto con la qualificazione in Champions League dopo un lungo periodo di digiuno.

L’estate 2020 è ricca di novità. L’addio da svincolato di Gigio Donnarumma scatena polemiche sul giovane portiere che passa al Paris Saint-Germain. Maldini e Massara pescano dal Lille Maignan. Il transalpino (acquistato per 14,3 milioni di euro) si rivela una autentica garanzia tra i pali. Per la difesa viene riscattato definitivamente a 28 milioni Tomori dal Chelsea. Conferme importanti anche per Tonali dal Brescia (6,9 milioni) e Brahim Diaz (3 milioni). Investimento di 1 milione per l’ingaggio di Olivier Giroud per il settore offensivo. Da sottolineare gli innesti di Florenzi (operazione in prestito con la Roma per 1 milione di euro) e di Messias dal Crotone (prestito oneroso a 2,6 milioni con diritto di riscatto). La base della squadra è comunque ottima. Theo Hernandez, Kessie, Bennacer, Saelemaekers e soprattutto Rafael Leao assicurano prestazioni di alto livello. Un mix da far invidia che produce reti e bel gioco. Il diciottesimo scudetto è cosa fatta. La festa può cominciare.

Alessandro Iacobelli