A distanza di un anno dall’addio Senad Lulic torna a parlare dopo 365 giorni di silenzio. L’ex capitano della Lazio è entrato nel cuore dei tifosi grazie ai suoi dieci anni vestiti in biancoceleste ricchi di soddisfazioni. Meritava di salutare il suo popolo che ha sempre visto in lui la leadership giusta per lo spogliatoio della squadra di Lotito ma non è andata proprio così: “Non avevo aspettativa, però mi aspettavo chiarezza. Pensavo che ci saremmo seduti per chiarire cosa fare. Ho provato rabbia ed amarezza. Giochi l’ultima con il Sassuolo e non sai cosa succederà, se resti o no. A marzo o aprile mi avrebbero potuto dire: “Senad, vogliamo ringiovanire”. Non ci sarebbero stati problemi, è mancata la chiarezza. Avrei continuato volentieri, 5 minuti dopo 10 anni potevano ritrovarsi. Invece sono partito per le vacanze e in vacanza sono rimasto” parole deluse quelle rilasciate oggi da Lulic al CorSport, nette per rompere la linea di silenzio che aveva intrapreso per tutti questi mesi.
Il pensiero degli esperti
Lulic rompe il silenzio, Paolo Cericola si esprime così sull’intervista rilasciata al CorSport: “Volevo confermarvi tutto. Ho sentito al telefono Senad un ora fa e mi ha confermato tutto, abbiamo parlato di tante cose ovviamente alcune rimangono private. Aveva deciso di non parlare poi ha visto la festa con il Verona ed è rimasto malissimo”.
Dieci anni in biancoceleste messi in un angolo, l’ex capitano laziale meritava un saluto diverso per Luigi Salomone (Il Tempo) non è l’unico a non essere stato salutato dalla Lazio: “Sono tanti gli episodi in cui c’è questa mancanza di sensibilità, c’è una ripetitività negli errori che francamente ogni volta ti cadono le braccia e non capisci il quale sia il motivo. La Lazio continua a dimenticarsi di calciatori che meritavano gli onori e i saluti, la società non capisce cosa fa piacere ai tifosi”.
Furio Focolari
Non è soltanto quel gol che ha fatto alla Roma in Coppa Italia. Lui è stato dieci anni alla Lazio molti di questi vissuti da capitano è uno di quelli che fa parte della storia della Lazio. Anche di Parolo so che non è contento di come si è lasciato con la Lazio.
Alessandro Vocalelli
Per quanto riguarda l’intervista francamente non sapevo quello che pensava Lulic, mi ha colpito molto. Se penso come si è congedato Peruzzi mi viene da pensare che il denominatore comune è sempre lo stesso.