Sfogo irreversibile del presidente della Lazio Claudio Lotito. Il patron è un fiume in piena durante la presentazione del ritiro estivo della squadra, scagliandosi contro la comunicazione che gravita attorno al mondo biancoceleste. Accuse delle quali si è ampiamente dibattuto a Radio Radio Lo Sport: inutile dire quanto alcune siano state trovate poco legittime da parte degli addetti ai lavori.
Le parole di Lotito
“Il futuro è legato a una logica diversa. Aver cambiato la guida tecnica ha comportato un cambiamento tattico assoluto, l’obiettivo è mantenere l’ossatura principale della squadra e soprattutto le persone maggiormente rappresentative in termini di qualità e di attaccamento della società. Le aspettative sono tante ma i risultati dipendono da quello che uno traduce sul campo e dipende anche dall’aspetto ambientale: rispetto a quelle che sono le analisi degli esperti di comunicazione, la realtà è totalmente diversa. Il fatto che la Lazio abbia raggiunto 15 anni quasi 16 di presenze sul territorio significa che noi veniamo apprezzati dalle persone ma non veniamo apprezzati dalla comunicazione perché passa tutto in secondo ordine. Questo atteggiamento non deve più esistere se volete collaborare con noi, perché noi non siamo secondi a nessuno – prosegue il presidente – quando presi questa società non c’era nulla, nello spogliatoio della prima squadra c’erano le panche di legno. Oggi se vedete quello che c’è noterete come ha lavorato la società con serietà e dedizione con grandissimi sforzi, impegnando risorse ma questo passa in secondo piano. Noi parliamo con i fatti e i fatti voi non li traducete, questo comportamento non è dedito alla costruzione ma alla demolizione ed è sbagliato. Ritengo che nei confronti della Lazio non ci sia una valutazione obiettiva. Sono disgustato di chi rappresenta la comunicazione. Questo club non ha criticità, fin quando starò qui io non ci saranno criticità”.
La domanda che ha accesso lo sfogo del Presidente viene posta dal nostro inviato Paolo Cericola: “Io ho voluto sottolineare aspetti che abbiamo dibattuto molte volte. Chi vive il mondo Lazio sa quant’è difficile nel riuscire a riferire delle notizie. Quello che ho sentito oggi lo vivo da troppo tempo, sempre la stessa. Non c’è una volta nella quale c’è confronto”.
Alessandro Vocalelli
Lotito ha il diritto di dire quello che pensa, se lui è disgustato dalla comunicazione ha il diritto di pensarlo. L’unica cosa che non va bene è quando fa la furbata di dire che c’è gente che vuole qualcosa dalla Lazio, deve fare nomi e cognomi e denunci questa cosa per cui se io sapessi che qualcuno dentro la squadra fa delle cose non giuste per interesse personale, lo direi.
Furio Focolari
Non avrei voglia di dire nulla. Noi facciamo cronaca, lui no. Io domani sera vado allo stadio, non ho chiesto il biglietto a Lotito, si deve dare una calmata. Decide lui adesso come si fa la comunicazione. La cosa brutta che lui ha detto è questa “dovete sopportarmi adesso tanto poi lascerò a mio figlio” questa è una cosa brutta, contro i tifosi, contro tutta quella gente laziale che, contrariamente a quello che lui diceva, domani va allo stadio.
Franco Melli
E’ una delle più brutte pagine nel rapporto tra un presidente e i giornalisti. Io ho avuto la fortuna di partecipare e di scrivere di varie presidenze della Lazio, la Lazio ha avuto tante vicissitudini però ha sempre tenuto nella giusta considerazione quelli che la raccontavano. Sentire la considerazione che Lotito ha dei giornalisti ti fa venire voglia di non parlare più della Lazio.