Cosa è successo al debito privato delle famiglie italiane nello stesso periodo di tempo nel quale noi abbiamo fatto avanzo primario, cioè aumentato le tasse e ridotto la spesa pubblica? La risposta è questa: è peggiorato molto più il debito privato delle famiglie italiane di quanto non sia inizialmente migliorata la situazione del debito pubblico.

Chi si occupa di valutazioni morali, non dovrebbe considerare l’impatto delle scelte economiche come avulse da questo punto di osservazione. In particolare bisognerebbe, in Italia soprattutto, fare attenzione a questi dati, perché una valutazione morale potrebbe riportare le scelte economiche in un ambito più opportuno.

Il debito privato delle famiglie italiane è più che raddoppiato nello stesso periodo temporale. Da trent’anni vi parlano sempre del debito pubblico, non si parla mai del debito privato, eppure le famiglie italiane nell’arco degli ultimi trent’anni si sono indebitate di più. Ci si è indebitati per comprare le macchina o spese di prima necessità, senza parlare di quello che è accaduto alle piccole imprese.

Certamente il comparto privato ha avuto un raddoppio del debito. Perché si pone allora sempre l’attenzione sul debito pubblico e mai sul debito privato. Evidentemente è una visione strabica dell’economia, una visione neoliberista e neoclassica, nella quale si concentra l’attenzione sullo Stato come l’autore di tutti i mali possibili e non si comprende un’ovvia verità, che quando si taglia il bilancio dello Stato si peggiora il bilancio delle famiglie, costringendole alla povertà e all’impoverimento. Questi sono dati inoppugnabili e pubblici!

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi