Vera Sharav, sopravvissuta all’Olocausto e attivista medica, è forse una delle figure più accreditate per commentare gli ultimi due anni tra Covid, vaccini e guerra. Nata nel 1937 in Romania, ha provato sulla sua pelle l’atrocità più disumana. Cresciuta senza padre (privato della vita dal regime nazista), costretta a emigrare negli Stati Uniti sin da bambina, oggi la donna si batte per evitare che quell’orrore possa ritornare.

La fondatrice e Presidente della Alliance For Human Research Protection ha fatto sentire recentemente la sua voce in merito alla controversa questione del Green Pass, sdoganando un argomento che accostare ai regimi del Novecento è divenuto fin da subito un tabù (si pensi alla secca chiusura della Senatrice Liliana Segre anche solo a paragoni) ma che Sharav non ha invece esitato ad avvertire come una minaccia alle conquiste democratiche raggiunte a fatica negli ultimi decenni.
Non c’è da stupirsi dunque che non ci siano peli sulla lingua di chi ha vissuto certe cose e ricorda certe esperienze. Inclusa quella della guerra, su cui pure oggi chi vorrebbe capire qualcosa in più viene punito con un maccartismo mediatico feroce.

Con noi invece Vera Sharav ha parlato di tutto questo senza alcun filtro.

L’impegno contro le pratiche biomediche

“Gli esperimenti sugli esseri umani sono utilizzati dalle compagnie farmaceutiche e da tutti i tipi di industria, insolitamente su persone molto vulnerabili che sono sfruttate per questi tipi di esperimenti. Quello su cui noi ci focalizziamo è proprio la violazione del protocollo che è stato ratificato dopo il Processo di Norimberga a seguito delle atrocità perpetrate dai nazisti. Il primo principio del Codice di Norimberga è: ‘il consenso volontario e informato del soggetto deve essere necessario’ e non è sempre ottenuto, come dovrebbe essere.

Gli Stati Uniti è stata un’area per cui, per esempio, i detenuti sono sempre stati utilizzati per questo tipo di esperimenti. Le persone mentalmente compromesse e anche gli anziani. Immagino che la stessa cosa avvenga in Italia perché ci sono prove del fatto che ci sono delle pratiche utilizzate anche nel vostro paese.

Non è un settore in cui faccio un sacco di soldi, lo faccio in realtà perché ci tengo ed è una cosa che faccio su base volontaria. Siamo in un momento storico importante, perché siamo a rischio dittatura. Se non cambiamo questo tipo di discorso, questa cieca obbedienza nei confronti dei Governi, se loro vincono questa guerra contro l’umanità, accadrà che scompariremo o diventeremo nuovamente degli schiavi. Non ci sta niente in mezzo, la democrazia è quello che hanno voluto cominciare a distruggere da due anni a questa parte e noi siamo completamente soggiogati dalle armi psicologiche che stanno utilizzando: la paura e l’ansia fanno in modo che le persone possano essere controllabili e smettano di prendere le loro decisioni. Non sembra, ma sono degli attacchi psicologici di grande importanza e sono usati consapevolmente. E ovviamente hanno distrutto e stanno distruggendo business locali.

E’ un trasferimento di ricchezza dalle piccole persone alle grandi corporazioni. Che cosa significa eliminare l’educazione dentro le classi e avere ‘Zoom’ con classi virtuali? Questo alimenterà la voglia delle persone di fidarsi della tecnologia piuttosto che della comunità. Le persone vengono educate e allenate a non fidarsi dei propri simili. Alcune delle cose orribili che abbiamo visto con la polizia in uniformi nere è esattamente ciò che accadeva nel regime nazista. Attaccano chi protesta nelle città europee, anche in Italia, in Francia, in Austria, in Australia, a Ottawa e anche in Israele. Scene di questo genere mi fanno ricordare in maniera dolorosa il regime nazista, e voglio sottolineare che scene del genere sono il preludio all’Olocausto. Auschwitz non è iniziato con Auschwitz, ci sono voluti anni di discriminazione, di demonizzazione. Il mio stato è quello di una persona esclusa perché non ho il vaccino, ma da quando permettiamo ai governi di decidere cosa fare del nostro corpo? Se noi siamo obbedienti, siamo schiavi. Questa è una guerra contro l’umanità e le persone non si fidano perché ti danno del cospirazionista, ma questa è una cospirazione e neanche troppo nascosta. E’ scritta, nel World Economic Forum e sul sito della fondazione Rockefeller. C’è già scritto tutto”

Il dibattito scientifico e l’eugenetica

“Il problema scientifico dovrebbe essere dibattuto da parte degli scienziati. Noi possiamo leggere ciò che dicono ma la scienza non è una cosa statica, è un dibattito ed è una disciplina che cerca di trovare nuove risposte ai problemi del momento. Quello che è democratico è proprio il dibattito scientifico, permettere la libertà di scambio di diversi punti di vista. Quello che hanno fatto è stato chiudere completamente la possibilità di informazione con confini fisici e virtuali. Parte del problema è: qual è il vero virus? Il vero virus è la eugenetica, una ideologia totalitaria gerarchica che permette di pensare che esiste un’élite intellettuale della società che solitamente prevede una selezione degli stessi intellettuali e lascia fuori una parte della popolazione che è la maggioranza. La gente al Governo al momento non rappresenta la maggioranza ma questo ristretto gruppo di oligarchi.

La stessa eugenetica è stata utilizzata per giustificare l’ineguaglianza sociale ed economica, la discriminazione, l’apartheid e anche la violenza nei confronti delle persone che non sono d’accordo. L’obiettivo che sottostà a tutta la narrativa del Covid è eliminare le persone che l’élite ritiene siano materiale genetico inferiore. Dall’America sono stati forniti tutti i principi e gli strumenti che hanno permesso di rendere legale il controllo della popolazione. Controllo della popolazione che poi si trasforma in genocidio. I nazisti lo hanno soltanto reso efficace, ma gli americani hanno teorizzato e creato i principi che sottendono al controllo delle popolazioni e quindi poi alla formazione del genocidio”.

Capitolo virus

Cure negate

“Prima del lancio dei vaccini, tra marzo e aprile 2020, i governi dell’Europa occidentale e anche Australia, Canada, hanno ordinato agli ospedali di non curare le persone anziane che dovevano essere mandate in delle case riposo. Questo è stato un omicidio premeditato. Ed hanno assolutamente seguito lo stesso tipo di metodo che i nazisti avevano messo in atto non nei confronti degli ebrei, ma nei confronti delle primissime vittime della loro repressione”.

Censura

“C’è un evidente sforzo che viene fatto attivamente per impedire alle persone di parlare liberamente. C’è da chiedersi perché c’è una reticenza a fare il parallelo tra l’Olocausto e quello che sta succedendo adesso. Se si esamina la storia, il parallelo si riconosce, si vede. Io vedo quello che c’è, non lo sto inventando. Ma se effettivamente se ne parlasse, se la gente se ne ricordasse e se ne accorgesse, smetterebbe di obbedire. E oggi siamo costantemente bombardati di propaganda, bugie, notizie manipolate a seconda di chi paga. Non ha niente a che fare con la verità, con l’informazione libera. Ma vuole anzi buttarla sottoterra, seppellirla.

Io ho imparato che la differenza tra l’Olocausto e tutti gli altri genocidi fino ad oggi è la complessità della struttura medica. Il personale medico ha dato la possibilità a Hitler di essere effettivamente legittimato a effettuare degli omicidi medici per attuare il suo piano. La tecnologia che è stata messa a disposizione del Governo tedesco per sistemi di identificazione degli ebrei, per continuare a fare i censimenti prima in Germania e poi nei territori occupati. In questo modo potevano identificare, circondare, deportare e sottrarre le proprietà”.

Parallelismi

“La Russia è probabile che sia prevaricatrice, però mi chiedo anche di tutti questi ricercatori biologici che sono stati mandati in Ucraina dagli americani: queste sono pratiche illegali. È un po’ la stessa situazione che è alle radici del Covid, il fatto che fosse fatto in laboratorio? Che ne sappiamo, magari sta succedendo la stessa cosa in Ucraina. Al momento tutti quanti vogliono puntare il dito contro la Russia. Quello che so è che una guerra può sicuramente distrarre da tutto il sistema di uccisioni che sono perpetrate tramite i vaccini. Non solo uccisioni, ma anche severi problemi e controindicazioni che sono associate ai vaccini. Ma lo vediamo in tutto il mondo: in Israele stanno alla quarta dose, due normali e due richiami. Ti dicono che probabilmente avremo bisogno di un richiamo ogni sei mesi. Certo, è un sistema che si autoalimenta e che non finirà. Ovviamente, se i governi pagano, qual è il problema?
È una sostanza che non dovrebbe andare nel corpo umano, è stata inserita artificialmente. Ci sono ancora un sacco di segreti, di elementi grigi. Non sappiamo effettivamente cosa ci sia all’interno. E comunque la maggior parte degli interessi sono di stampo militare, infatti sono coperti da segreto militare”.