Il redivivo Rabiot. Incredibile ma vero. La Juventus, all’alba della primavera, riscopre l’utilità del centrocampista francese. La sontuosa prova dell’ex Paris Saint Germain contro l’Inter fa salire prepotentemente alla ribalta un giocatore quasi non pervenuto dal suo approdo in bianconero.

Le dichiarazioni al veleno della madre, tra l’altro anche agente agguerrita del figliolo, hanno motivato al meglio il ragazzo transalpino. “Adrien – ha dichiarato nei giorni scorsi la signora Véronique in un’intervista a  Ouest-Francenon ha nulla da dimostrare, gioca a calcio ed è la sua passione dentro e fuori dal campo. Quando non gioca vorrebbe avere una vita discreta e non passare il tempo a giustificarsi… A mio figlio non hanno mai perdonato niente, già da quando aveva 17 anni è stato sempre criticato. Tutti commettono errori nella vita, a volte si dimentica che i calciatori iniziano da adolescenti e non sono robot. Devono anche diventare uomini e crescere…“.

A distanza di una settimana Rabiot ha cacciato attributi agonistici a suon di contrasti, palloni rubati agli avversari, passaggi millimetrici e inserimenti palla al piede. Una prova almeno da sette in pagella. Peccato solo per il risultato finale. La squadra di mister Allegri infatti è stata sconfitta di misura dai nerazzurri di Inzaghi con il discusso penalty battuto da Calhanoglu.

Interessante la lettura fornita da Stefano Agresti: “Ho visto una Juve con una testa diversa… con il 4-2-3-1 i bianconeri hanno fatto intravedere cose molto interessanti. Si sono visti segnali molto confortanti. Ho la sensazione che Rabiot si sia esaltato in questa partita perché ha trovato una squadra che ha giocato in modo differente. Se i bianconeri dovessero seguire questa strada ci sarebbe una base molto importante per il prossimo futuro“.

Rabiot nuova risorsa per la Juve? Il commento degli esperti