Alla fine sono realmente arrivate e ancora stanno arrivando le multe per chi sopra i 50 anni ha scelto di non farsi benedire con il santissimo siero sempre laudando in saecula saeculorum, il nuovo sacramento della religione terapeutica.

Ciò segnala il fatto che sotto questo riguardo il governo dei migliori ha mantenuto le promesse che suonavano come minacce. Non si tratta di essere a favore o contro i vaccini. Si tratta solo di riconoscere che su il proprio corpo ogni individuo ha il diritto di decidere cosa fare o non fare. Soprattutto non è ammissibile in uno Stato democratico che chi scelga di fare cose non gradite all’ordine del potere sul proprio corpo venga trattato come un cittadino di seconda classe o un non cittadino, vedendosi privato anche del diritto al lavoro.

Deve essere chiaro che i 100 euro di multa per i non benedetti con il santissimo siero, sempre laudando in saecula saeculorum, sono una cifra simbolica. La posta in palio non è principalmente economica ma è simbolica. L’obiettivo principale da parte dei pretoriani del nuovo ordine terapeuticamente corretto è far capitolar chi ancora non si fosse genuflesso al nuovo leviatano tecno-sanitario.

Chi paga quella multa con una cifra simbolica ammette e riconosce la legittimità di un sistema che a tutti gli effetti può essere detto delirante. Un sistema che ha rimosso financo il diritto al lavoro in nome del diritto alla salute, innalzato a diritto supremo. Lo stato di emergenza si caratterizza per il fatto che congela lo Stato secondo Costituzione per un tempo di emergenza che sembra tuttavia non finire mai, consolidandosi in nuova normalità.

Il congelamento dello Stato secondo costituzione tende a durare sine die, tende ad essere eterno. Nello Stato secondo emergenza i diritti dello Stato secondo Costituzione vengono derubricati a minacce per la salute pubblica. Così il diritto al lavoro, all’istruzione e all’assemblea vengono sviliti e condannati come pericolose minacce per la salute pubblica, la quale viene prima di tutto nello stato d’emergenza. I diritti fondamentali dello Stato secondo Costituzione vengono sospesi in nome del superiore diritto alla salute.

La posta in palio simbolica della multa è questa: il potere tecno-sanitario vuole vedere e controllare chi, dopo aver peccato rifiutando il sacramento della benedizione, è ora disposto a redimersi espiando con la multa la propria colpa, rientrando infine nella schiera dei credenti della religione tecno-sanitaria. L’emergenza terapeutica è ben lungi dall’essere terminata: con il suo andamento a yo-yo o a rocchetto ci proporrà ancora molte fasi uno.

Gli ierofanti del nuovo ordine terapeutico si adoperano con zelo a segnalare nuove pericolose varianti. Già ora si parla con noncuranza di nuovi varianti ricombinanti e minacciose che resistono alle benedizioni fatte fin ora e che addirittura forse resistono anche alle mascherine. L’emergenza non è affatto finita. Insomma ll leviatano tecno-sanitario vuole vedere sudditi fedeli che credano realmente nella religione terapeutica in ogni sua determinazione.

RadioAttività, lampi del pensiero con DiegoFusaro