Una lettera dura e allo stesso tempo liberatoria quella letta in diretta da Fabio Duranti. La realtà può apparire più sconvolgente di qualsiasi fantasia. Il rapporto tra razionalità e realtà appare oggi più che mai messo in discussione. Pandemia, guerra, fake news: negli ultimi anni della nostra storia niente è apparso così alienante come il nostro quotidiano.

Di fronte agli avvenimenti che hanno sconvolto la realtà, un moto di repulsione ci colpisce e spinge la coscienza a sollevarsi indignata contro le ipocrisie e il clima di ipocrita interventismo che si viene imponendo in Italia. Le parole corrono sul foglio in un susseguirsi di tensione e di stupore per una situazione che appare del tutto paradossale: parole belligeranti interpretate come paradossali messaggi di pace, un’opinione pubblica priva di ogni spirito critico e una mediocrità ormai endemicamente diffusa.

Il denaro sconvolge gli equilibri dei paesi, può generare colpi di Stato. Proprio in Ucraina c’è stato un colpo di Stato che ci ha raccontato chi l’ha fatto, esiste documentazione che andata in questo modo. Quello che succede probabilmente anche qui, ci sono dichiarazioni infatti che non comprendiamo. Le persone normali si pongono allora delle domande. Voglio leggere un testo scritto da una persona normale che scrive bene e ha acceso il cervello. Leggo una riflessione di Marco che condivido, e l’ho intitolata “Severo ma giusto”, dove il titolo è una mia considerazione alla fine della lettura. Un testo anche molto severo nei confronti dei nostri concittadini che non si fermano a riflettere e sono in parte complici di quello che sta accadendo. Sono parole molto severe nei confronti degli italiani proni e silenti difronte a quello che accade, ma è giusto perché noi ultra 50, molti di noi, si domandano cosa sta accadendo. Leggiamo cosa ci ha scritto Marco”

Le parole da brividi lette da Fabio Duranti