Diverse, talmente nuove da contemplare per certi aspetti un ritorno all’antico. Sono le monoposto di Formula Uno che si accingono a inaugurare il Campionato del mondo. Diverse anche da quelle che un po’ di settimane fa avevano iniziato i test di Barcellona, ovviamente. in ogni caso, per usare un tono divulgativo e far comprendere che grande rivoluzione sia stata messa in atto dal punto di vista regolamentare, diremo che per equilibrare la competizione sono stati due i fattori sui quali si è lavorato: quello economico con l’introduzione del tetto ai costi (nel 2022 calerà di 5 milioni di dollari dagli attuali 145) e quello delle componenti aerodinamiche.

Va poi detto che i progettisti potranno scatenare la propria creatività in alcune zone ben contestualizzate dal regolamento: la presa dinamica, il cofano motore, le paratie delle ali, i sistemi di raffreddamento dei freni. La novità sostanziale rispetto al 2021 è il ritorno dell’effetto suolo, cosiddetto effetto Venturi, per rendere le vetture meno sensibili alla scia, incollandole all’asfalto come negli anni ottanta avveniva per mezzo delle cosiddette minigonne, in modo da favorire e “liberare” i sorpassi. Per farlo si è agito sul fondo, non sarà più scanalato, ma caratterizzato da due lunghi canali. Banditi i deviatori di flusso davanti alle fiancate, mentre le prese d’aria dei freni posteriori non avranno più appendici e profili scanalati per la deviazione dei flussi.

Le vetture saranno più robuste: da 752 si salirà a 790 chili. Altra novità evidente, la più percepibile anche dall’occhio di noi profani, saranno i copriruota. Per quanto riguarda i propulsori, la novità principale sarà costituita dall’incremento del bio carburante (etanolo ricavato da rifiuti alimentari e altre biomasse, piuttosto che da colture coltivate allo scopo di produrre carburante) che salirà dal 5,75% di oggi al 10%: l’obiettivo, che iscrive la Formula Uno alla battaglia per ridurre l’impatto ambientale, è di arrivare entro il 2030 a emissioni zero. Un ulteriore affaccio sul futuro della massima formula a ruote scoperte.

E ora spazio alla bagarre, ripartendo da quell’ultimo giro che ha laureato Max Verstappen Campione mondiale è confidando, anticipazioni alla mano, in un’alba Rossa, con la maiuscola delle grandi speranze. 

Prof. Paolo Marcacci