Restyling Roma. Mourinho diffonde il verbo della concretezza. L’estetica può attendere, ora servono punti preziosi. A dire il vero i giallorossi non hanno mai rubato troppo l’occhio da inizio stagione. Sovente Abraham, Zaniolo, Mkhitaryan e Pellegrini hanno cantato e portato la croce.

I tre 1-0 consecutivi, tra Serie A e Conference League, pongono i capitolini in una situazione di apparente e momentanea serenità d’animo. In campionato si consolida il quinto posto (anche se in coabitazione con l’Atalanta) e in coppa il passaggio ai quarti della kermesse continentale sembra in cassaforte dopo il prezioso successo di misura in casa del Vitesse.

Nell’Inter stellare del triplete a fare la voce grossa erano campioni del calibro di Eto’o, Milito e Sneijder. Poi c’era una difesa granitica composta dalla coppia centrale Samuel-Lucio. La Roma, nel suo piccolo, prova a ripercorrere la medesima strada all’insegna dell’affidabilità in trincea. Il campo, per adesso, sta dando ragione alla mentalità inculcata al gruppo giallorosso dallo Special One.

La trasferta di Udine e, soprattutto, il derby contro la Lazio sono due appuntamenti da non sbagliare. Dopo la stracittadina si capirà esattamente se la metamorfosi romanista sarà definitiva. I rischi di una possibile ricaduta sono sempre dietro l’angolo.

Questa è la vera Roma di Mou? Parola agli esperti